Comprare o vendere i titoli di Stato italiani? Cosa fare con le nuove emissioni di obbligazioni governative italiane?

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Comprare o vendere i titoli di Stato italiani? Cosa fare? Qual è la migliore strategia di investimento per i risparmiatori?

In attesa dell’Europa, l’Italia prova anche a fare da sé. Stanno passando i giorni, tra riunioni politiche nazionali ed europee, senza aver ancora qualcosa di concreto tra le mani. Si parla di Eurobond, MES, Recovery Fund, e tante altre sigle, ma l’economia, per ripartire, richiede cash. Contanti, soldi sonanti, e neanche pochi. Intanto, per il Tesoro italiano, questa settimana è stata un successo davvero notevole nella lunga storia delle emissioni del debito pubblico. Ci sono stati ordini di sottoscrizione di nuovi titoli per oltre 110 miliardi di euro a fronte di un’offerta pari a 16 miliardi. In termini pratici, una richiesta del 587,5% in più rispetto alla domanda.

Il Tesoro ha poi collocato un nuovo Btp a 5 anni e allo stesso tempo ha provveduto alla riapertura del Btp a 30 anni con rimborso al 1 settembre 2050. Per quanto riguarda il Btp a 5 anni, il titolo ha scadenza 1° luglio 2025 e cedola semestrale. L’importo emesso è stato pari a 10 miliardi. Il titolo è stato collocato con un rendimento lordo annuo dell’1,928%, L’ISIN dello strumento, per chi fosse interessato, è IT0005408502. Nel caso del Btp a 30 anni, l’importo emesso è stato pari a 6 miliardi. Il titolo è stato collocato con un rendimento lordo del 3.129%. L’ISIN per gli interessati è in questo caso IT0005398406. Ma ci sono anche altre nuove emissioni di obbligazioni governative italiane. Saranno da comprare o meno?

Le nuove emissioni di obbligazioni governative italiane. Comprare o no?

Altra novità in arrivo dal Tesoro sarà il lancio del nuovo Btp Italia, ideato per sostenere le spese sanitarie, la salvaguardia del lavoro, ed a sostegno dell’economia nazionale. Comprare o vendere i titoli di Stato italiani?

L’emissione sarà collocata in due fasi: la prima partirà lunedì 18 e finirà mercoledì 20 maggio per il mercato retail. Il 21 maggio sarà riservati agli investitori istituzionali. Per favorire la massima partecipazione dei risparmiatori per questa speciale emissione del Btp Italia non sarà prevista la facoltà di chiusura anticipata. Si lasceranno quindi tre giornate intere per le sottoscrizioni dei risparmiatori retail. La scadenza sarà compresa fra i 4 e gli 8 anni. Il collocamento avverrà sulla piattaforma MOT, e ci sarà un premio finale per chi mantiene il titolo dal collocamento al rimborso finale.

Si è parlato, e sarebbe allo studio, anche dell’emissione di un Btp perpetuo o irredimibile: si tratterebbe di un titolo di stato senza scadenza, o comunque con una scadenza molto lontana, ad esempio 100 anni (un cosiddetto bond Matusalemme). Questo titolo offrirebbe all’investitore dei vantaggi, come un’esenzione fiscale, totale o parziale. E’ un progetto ancora in fase di studio, ma certamente troverebbe il contributo di molti investitori nazionali ed internazionali, visto lo scopo diretto al sostegno di imprese e lavoro. Non avendo scadenza, si potrà fissare una fiscalità più bassa ed avere una cedola più interessante. Così come potrà, eventualmente, col migliorare delle cose, essere rimborsato proporzionalmente. Una tipologia d’emissione di questo tipo sarebbe un’opportunità anche per le compagnie assicurative legate a fondi pensione, o per le polizze vita di lungo periodo.

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