Comprare casa, cosa controllare per non avere brutte sorprese

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Il momento è propizio per comprare casa, per almeno due ordini di motivi:

a) i bassissimi tassi d’interesse, grazie alle politiche monetarie BCE;

b) la flessione delle compravendite, che gioca a favore di chi compra. Tradotto, sul mercato si può puntare a spuntare qualche sconto sui valori di mercato, specie se sarà caratterizzato da abbondanza di immobili.

Ora, si fa presto a pensare di comprare casa, cosa controllare per non avere brutte sorprese quando è ormai troppo tardi? Ecco qualche suggerimento.

Un check al tetto è doveroso

Se la casa che stiamo per comprare è indipendente, vuol dire che è dotata di tetto autonomo. È doveroso accertarsi se sia stato rifatto e, se sì, da quanto tempo. Questo per almeno due motivi: un tetto, fatto ad esempio di tegole o di coppi, regge in media dai 20 ai 30 anni; poi va rifatto. La vita di un tetto dipende fondamentalmente dal materiale impiegato e dalle condizioni atmosferiche della zona in cui si trova. Il secondo motivo è che il rifacimento della copertura è piuttosto oneroso.

Quindi, in sede di visita all’immobile, è molto meglio farsi accompagnare da un ingegnere o da un professionista del settore. Saranno loro a dirci come stanno realmente le cose. O, eventualmente, anche per avere una stima seduta stante dell’ammontare orientativo dei lavori e riguardanti i futuri lavori di ristrutturazione.

Secondo: l’umidità

Strettamente collegato al primo punto, vi è quello legato alla presenza di umidità in casa, o peggio ancora di infiltrazioni. Si tratta di un problema assai diffuso in tutta Italia, da nord a sud, che si può riscontrare sia nelle abitazioni più datate che  in quelle di recente realizzazione.

Purtroppo, in questo caso va detto che l’eventuale constatazione di simili problemi non lo si affronta con soluzioni tampone. Nell’80 – 90% dei casi l’umidità infatti ritorna. I lavori economici non servono assolutamente a nulla, se non a spendere inutilmente altri soldi che non risolveranno il problema. Morale: in questi casi o si è disposti a una seria opera di ristrutturazione dell’immobile o è meglio lasciar perdere l’acquisto e passare ad altro.

Terzo: lo stato di infissi e impianti

In realtà gli eventuali lavori di sostituzione degli infissi possono essere considerati tranquillamente in un secondo momento. Va da sé che il prezzo di acquisto dell’immobile dovrà tenere conto della necessità di questo intervento successivo. Si tratta ad ogni modo di lavori possibili e non invasivi, per i quali, ora come ora, si può anche beneficiare di  incentivi importanti.

Discorso a parte per gli impianti elettrico e idraulico. In entrambi i casi, entriamo in ambiti delicati, per cui i lavori devono essere fatti a norma di legge e a regola d’arte. Ecco perché vanno considerati molto più della planimetria della casa, perché un loro rifacimento è assai impegnativo. L’investimento da considerare è sia in termini di tempo necessario alla realizzazione di tali interventi, che in termini di costi che li stessi richiedono.

Comprare casa: cosa controllare per non avere brutte sorprese

Infine vi è un ultimo, meno vistoso ma altrettanto insidioso controllo da fare. Riguarda il controllo della documentazione e della veridicità di quanto dichiarato e formalizzato. Bisogna sincerarsi della eventuale presenza di ipoteche, di atti e di fatti ostativi alla vendita o, peggio ancora, inerenti l’agibilità. Particolare attenzione va posta per tutte le certificazioni previste dalle norme di legge. Si pensi ad esempio al caso di mansarde prive di requisiti minimi per essere abitabili.

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