Come venire bene in fototessera

passaporto

Come venire bene in fototessera? Il problema che si ripete a ogni rinnovo di patente o passaporto. Piacersi non è scontato, anzi. Siamo sempre ipercritici nei nostri confronti, pronti a ingigantire ogni minimo difetto.

Questa tendenza è evidente quando riguardiamo le nostre foto. Sommiamoci anche che venir bene in foto è un privilegio di pochi. Venir bene nelle fototessere, quasi impossibile. La luce, il primo piano strettissimo: tutto sembra innaturale, ogni difetto amplificato.

Ma dei piccoli trucchi da seguire ci sono. Vediamo di seguito qualche consiglio su come venire bene in fototessera.

Come venire bene in fototessera

Uno dei principali problemi della fototessera è che – a meno che non ci rivolgiamo a un fotografo professionista – si hanno tentativi limitati. Il tempo corre e cresce l’ansia di trovare un “buona la prima”. Per questo, il primo consiglio è di arrivare preparati. Rispettiamo da subito le regole base: niente accessori che compromettano l’ovale del viso (cappelli, choker, bandane, occhiali da sole…).

Sarebbe bene aver riposato a sufficienza la notte prima. La luce della cabina delle fototessere tende ad accentuare i segni della stanchezza.

Poi, una regola aurea è scegliere la naturalezza. Indossiamo abiti comodi: non sciatti, ma che ci facciano sentire a nostro agio. La cabina è il luogo dove, davvero, dobbiamo piacere prima di tutto a noi stessi. Non proviamo nuove soluzioni estetiche il giorno della foto: è meglio affidarsi a scelte sicure.

Cerchiamo l’espressione naturale

Veniamo allo scoglio più difficile: l’espressione. La cosa che spesso compromette la riuscita di una foto in primo piano è la nostra espressione. Spesso risultiamo innaturali, non autentici, strani.

Nei documenti è consentito sorridere, ma atteniamoci a un sorriso naturale (senza mostrare i denti). Visto che per molti non è semplice lasciarsi andare in una posa naturale in un contesto del genere, possiamo evitare di sorridere. In questo caso, però, proviamo a tenere a mente un pensiero felice, mentre la fotocamera scatta.

Non alziamo troppo il mento, non abbassiamo troppo la fronte. Guardiamoci negli occhi, come se stessimo guardando una persona con cui abbiamo intimità, una persona a cui vogliamo bene. Tre, due, uno: clic!

Approfondimento

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