Come utilizzare il ravvedimento operoso per i redditi esteri nel quadro RW

dichiarazione dei redditi

Come utilizzare il ravvedimento operoso per i redditi esteri nel quadro RW? Cosa succede al contribuente che possiede attività patrimoniali o finanziarie all’Estero che non ha dichiarato? Come fare per non incorrere in pesantissime sanzioni e rimediare alla mancata comunicazione in fase di dichiarazione dei redditi? Di seguito vi offriamo una guida su come utilizzare il ravvedimento operoso per i redditi esteri nel quadro RW.

Come funziona il ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso fa riferimento all’istituto che il contribuente ha a disposizione per le proprie omissioni o irregolarità commesse in fase di dichiarazione dei redditi. Questo è quanto norma il D.Lgs. n. 472 del 18 dicembre 1997. Si tratta di una misura volontaria che consente di sanare gli errori relativi alla determinazione del tributo. Grazie al ravvedimento operoso si accede al regime premiale nella misura in cui il contribuente versa: l’imposta , le sanzioni e gli interessi sulla violazione commessa in fase di dichiarazione dei redditi.

Esistono alcuni paesi che rientrano nella white list e prevedono una sanzione amministrativa dal 3% al 15%. Altri paesi, appartenenti alla black list, che impongono una sanzione variabile tra il 6% e il 30% dell’ammontare degli importi che ha mancato di dichiarare.

A cosa serve il quadro RW

Come utilizzare il ravvedimento operoso per i redditi esteri nel quadro RW e a cosa serve quest’ultimo? Il quadro RW del modello redditi persone fisiche è, invece, la sezione nella quale i contribuenti che risiedono fiscalmente in Italia devono compilare. Questo, introdotto dal D.L. n. 167/1990, serve per il monitoraggio fiscale legato ad attività patrimoniali e finanziarie in altri Paesi Esteri. Il quadro RW lo possono compilare:

A) gli Enti non commerciali;

B) le persone fisiche;

C) le società semplici;

D) i titolari di investimenti all’Estero.

Grazie alla compilazione del quadro RW si assolvono gli obblighi di pagamento sulle imposte IVIE e IVAFE, come stabilisce il D.L. n. 201/2011.

quando il contribuente commette delle omissioni ai fini del monitoraggio fiscale, dovrà corrispondere le seguenti sanzioni:

A) pagamento della sanzione di € 258,00 se il ravvedimento avviene entro il termine di 90 giorni dal termine ordinario;

B) percentuale sugli interessi in base al Paese estero come sopra indicato.

Naturalmente, il valore delle sanzioni aumenta se la dichiarazione sostitutiva si presenta oltre il termine previsto per l’anno successivo a quello della violazione. Ancora più elevati sono gli importi di chi si avvale del ravvedimento operoso successivamente alla constatazione della violazione e riceve notifica degli atti di liquidazione e accertamento.

Come procedere alla regolarizzazione della propria posizione fiscale

Come utilizzare il ravvedimento operoso per i redditi esteri nel quadro RW quindi? Il contribuente interessato a regolarizzare la propria posizione sul versamento delle imposte, può utilizzare il modello F24 con il codice tributo 8911 relativo alle sanzioni per il monitoraggio IVIE e IVAFE.

All’interno del modello F24 si deve riportare l’anno durante il quale è avvenuta la violazione. Attenzione a non inserire l’anno di imposta della dichiarazione.

È possibile sanare la propria posizione contributiva inviando una dichiarazione dei redditi integrativa entro i termini. Chiunque preferisca optare per quest’ultima alternativa, talvolta meno dispendiosa, può consultare la pagina qui e capire come attuarla.

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