Come si procederà con le vaccinazioni. La voce del Premier

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È vero: il Premier si è ribellato allo stato di cose venutosi a creare con le vaccinazioni. Insomma: gente che si fa vaccinare a 30 anni, gente che salta la fila, i cc.dd. “furbetti”, gente che si fa forte della categoria.

Sicché, quasi scandalizzato dalle tante irregolarità verificatesi in questa campagna vaccinale, ha obiettato: “con quale coraggio i giovani saltano la lista, sapendo che lasciano esposte a rischio di morte altre persone?”. Ma, la frase suona strana, soprattutto se a pronunciarla è il Capo del Governo.

In effetti, è vero che c’è gene che salta la fila. Ma ciò è possibile in quanto ci sono persone che lo consentono. Sicché, dovrebbero ricorrere, se del caso, sanzioni per chi trasgredisce alle regole, sia tra i cittadini che tra gli operatori.

Ma non è finita qui. In quanto se ci sono persone di 30 anni che sono state vaccinate e anziani che non hanno ricevuto neppure la prima dose, è perchè il piano vaccinale italiano ha stabilito, fin dall’inizio, priorità fatte di categorie.

Quindi, fissando il criterio delle categorie “protette”, che non sono state, di certo, gli anziani, non ci si dovrebbe scandalizzare del fatto che ci sono persone di 70 o 80 anni non vaccinate e fasce di popolazione giovane che hanno ricevuto già la seconda dose.

Le parole del Premier sulle restrizioni

Ebbene, circa la data di allentamento delle restrizioni, Draghi è stato serio, non facendo inutili promesse. In altri termini, ha sostenuto che le date delle riaperture sono strettamente legate alle risultanze dei contagi.

Inoltre, si è detto consapevole della “situazione di bisogno e di disperazione degli italiani”. Tuttavia ha ribadito, in maniera perentoria, che non esiste una data per le riaperture.

Sulla questione dei vaccini, poi, si è professato fiducioso, sottolineando l’importanza di vaccinare gli anziani e le fasce deboli.

Queste parole, però, si sono sentite fin dall’inizio della campagna vaccinale. Eppure ad oggi, abbiamo assistito all’esatto contrario. Cioè, sono stati vaccinati tutti fuorché gli anziani a le categorie fragili.

Come si procederà con le vaccinazioni: la voce del Premier

Tuttavia, Draghi è tornato ad insistere sulle fasce prioritarie, esclamando: “ma smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, psicologi di 30 anni, platee sanitarie che si allargano”.

Inoltre, chiede: “con che coscienza si salta la lista e ci si fa vaccinare? Questa è la prima domanda: con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?”.

Inoltre, in calcio d’angolo, ci informa che è in arrivo una direttiva che, finalmente, stabilirà in maniera definitiva quali sono le categorie che devono essere vaccinate prima di altre.

Dunque, ecco come si procederà con le vaccinazioni, stando a quanto affermato dal Premier.

Speriamo che sia la volta giusta. E che non si indichino di nuovo le categorie sbagliate.

Comunque, la speranza è l’ultima a morire. L’obiettivo del Premier è quello di raggiungere le 500.000 vaccinazioni al giorno.

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