Come si fa la manutenzione dei condizionatori in emergenza sanitaria

Bonus condizionatori 2020

Ecco una guida su come si fa la manutenzione dei condizionatori in emergenza sanitaria.

Chi ha la fortuna di beneficiare del supporto fornito dai condizionatori in tempi di calura estiva, ha pure un onere a cui sottostare. Ovvero la pulizia periodica degli apparecchi di raffrescamento forzato. Così se prima dell’emergenza Covid-19, l’apparecchio, veniva sottoposto a pulizia almeno due volte l’anno. Ovvero nei mesi primaverili e poi nella stagione autunnale, ora s’impone un surplus di attenzione. I condizionatori infatti potrebbero essere veicolo privilegiato di diffusione del virus. Con il rischio di aumento esponenziale nella diffusioe di virus in caso di ambienti chiusi, privi cioè di aperture verso l’esterno. Di schiacciante attualità diventa quindi capire come si fa la manutenzione dei condizionatori in emergenza sanitaria.

I consigli della Società Italiana di Medicina Ambientale

Il vademecum stilato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) consta di alcuni specifici passaggi. Vediamo di passarli in rassegna uno ad uno. Il primo consiglio, in linea di massima, prevede prima di qualsiasi nuova accensione dell’impianto, di lavare le parti più sensibili ovvero i filtri degli split. Poi si dovranno pulire le parti esposte degli stessi con un prodotto igienizzante. Una volta che entrambi saranno asciugati, tutto sarà ricollocato nel suo alloggiamento.

Motori esterni

Chi si approccia alla manutenzione deve sanificare motori esterni, di solito installati su balconi, terrazzi, tetti o a terra con una certa periodicità. Ma in questo caso è preferibile demandare l’espletamento di queste attività a tecnici specializzati. La preferenza va ai sistemi di sanificazione con tecnologia a shock termico per iniezione e aspirazione di vapore ad alta temperatura e pressione.

Impianti di condizionamento interni

Operativamente la prima cosa da fare, specie di questi tempi, è munirsi di mascherine, guanti e maglia a maniche lunghe. Contemporaneamente si deve staccare la presa dell’alimentazione elettrica. Subito dopo, si deve togliere il coperchio dell’apparecchio, per rimuovere la polvere. Il metodo più efficace è quello di ricorrere all’aspirapolvere. Per una capillare detersione dell’interno del condizionatore, andrà più che bene un panno in microfibra, coadiuvati da uno sgrassatore e da un buon germicida.

Pulizia filtri

Senza dubbio la parte dell’apparecchio che raccoglie di più sporco e batteri e tutti gli agenti patogeni come muffe e funghi sono i filtri. Pertanto se il condizionatore è formato da carboni attivi, quelli esauriti andranno eliminati, mentre gli altri andranno lavati con acqua tiepida.

In caso di filtri normali, questi si devono immergere sempre in acqua tiepida alla quale andrà aggiunto del sapone neutro. A questo è consigliabile fare seguire un’operazione di disinfezione e sgrassatura, tanto con appositi prodotti, quanto con alcol etilico da nebulizzare.

Come si fa la manutenzione dei condizionatori in emergenza sanitaria

Una volta che ciascun pezzo pulito e disinfettato sarà ritornato al suo posto, giuste due note sull’impostazione dei macchinari. Assolutamente consigliabile evitare di direzionare il flusso dell’aria direttamente verso le persone presenti nell’ambiente. Questo è ancor più vero nei luoghi aperti al pubblico. Quindi andrà verificato che l’orientamento degli split non sia dall’alto verso il basso. Le griglie esterne infatti andrebbero, di preferenza, sempre direzionate verso l’alto.

Da attenzionare anche i tassi di umidità relativa che in estate dovrebbe restare tra il 50% e il 70%. Mentre in inverno il range dovrebbe oscillare tra il 40% e il 60%. Molto utile in tal senso munirsi di un igrometro per il controllo dell’umidità cosiddetta indoor.

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