Come si contano i giorni di ritardo del ciclo

ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è un simbolo di fertilità e femminilità. Comincia con il menarca, la prima mestruazione, intorno ai 13 anni di età. Si conclude con la menopausa a circa 60 anni.

Consiste nella produzione dell’ovocita e nella maturazione dello stesso. Se ci sarà una fecondazione e un incontro con uno spermatozoo, si avrà una gravidanza. In caso contrario, il gamete sarà degradato ed espulso dal corpo.

Per molte donne, comunque, il ciclo può essere difficile. Oltre a comportare dei dolori, porta con sé sbalzi d’umore, emotività labile, squilibri ormonali e disforia. Esiste una categorizzazione patologica particolare. La sindrome premestruale, infatti, è stata riconosciuta ufficialmente nei manuali diagnostici. I sintomi sono ansia, irritabilità, depressione, dolori diffusi.

È essenziale, però, convivere con tale disturbo. Bisogna accettarlo, conoscerlo e controllarlo. In questo modo si potrà padroneggiare anche la propria generatività.

Essendo un ciclo, quindi un evento che si ripete simile a se stesso, dura nel tempo e si può prevedere.

Ecco come si contano i giorni di ritardo del ciclo.

Perché contare i giorni del ciclo

Contare il ritardo è molto importante. Si può capire qual è il periodo più fertile o si possono evitare gravidanze indesiderate. Si possono, inoltre, evitare preoccupazioni inutili.

L’importante è sapere come si contano i giorni di ritardo del ciclo. Innanzitutto bisogna capire quello che avviene nel corpo della donna.

Di solito la mestruazione e il ciclo mestruale sono utilizzati come sinonimi. In realtà questa sovrapposizione non è esatta. La mestruazione, infatti, è il processo di espulsione dell’ovocita non fecondato. Il ciclo, invece, è il periodo di tempo che va dalla creazione del gamete femminile fino alla sua sorte finale. Il ciclo mestruale, quindi, si conclude con la mestruazione (o con la fecondazione).

Un ciclo medio dura circa 30 giorni. Una mestruazione dura più o meno 5 giorni. Anche se le cose cambiano da donna a donna.

Ma come si contano i giorni di ritardo del ciclo?

Fisiologia e conteggio

Il ciclo mestruale inizia con la formazione della cellula-uovo nell’ovaio. Questo si può considerare il giorno 1. Esso coincide con la fine della mestruazione precedente.

Intorno al quindicesimo giorno, si ha un aumento esponenziale degli ormoni. L’ovocita è maturo. Esso viene espulso dalla tuba di Falloppio e “soggiorna” nell’utero per circa 2 giorni. Si ha l’ovulazione, il periodo più fertile della donna. Il momento più propizio per una gravidanza. Giorno 15 (circa).

Se non avviene una fecondazione, la cellula uovo viene degradata trasformandosi in corpo luteo. Questo comincia a degradarsi, la parete dell’utero si sfalda. Intorno al trentesimo giorno, il ciclo si conclude con la mestruazione.

Contare con cognizione di causa può aiutare. Un ritardo della parte finale 5 o 6 giorni si può considerare fisiologico. In caso di dubbio, è importante consultare un ginecologo.

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