Come scegliere titoli e azioni da comprare

Titoli e azioni da Buy&Hold

Come scegliere titoli e azioni da comprare? Soprattutto con mercati ai massimi storici oppure in piena volatilità?

La domanda che ci si pone, perciò, è: come scegliere titoli e azioni da comprare? Ma soprattutto buone azioni da comprare? Insomma, titoli e azioni su cui investire e che valgano anche per il futuro?

Regole per scegliere titoli e azioni da comprare

Ovviamente il primo di questi punti saldi è guardare ai fondamentali dell’azienda. Come dice da sempre Warren Buffett è bene ricordarsi che quando si compra un’azione non si compra un pezzo di carta ma un pezzo di una compagnia che lavora, concretamente, su delle cose. Per questo motivo è bene guardare ai fondamentali. Uno di questi è il price earnings ratio o p/e, cioè il rapporto tra il prezzo del titolo e gli utili della società.

Qualora fosse troppo alto, se confrontato con i suoi competitor, allora ci può essere un primo, ma non decisivo, campanello d’allarme. Naturalmente, come detto, non decisivo, appunto.

Come scegliere titoli e azioni da comprare? Guardare al futuro

Il motivo è semplice: le potenzialità future di un’azienda, solitamente, vengono inglobate nel prezzo stesso. Il che, a volte, potrebbe costituire un elemento a favore dell’acquisto. Per poter giudicare, quindi, si dovrà procedere oltre con l’analisi di altri fattori.

Uno dei più famosi è il cash flow, cioè il flusso di cassa ovvero le risorse nette prodotte durante l’anno. Più aumenta, migliore sarà la disponibilità di capitale in mano alla società.

Resta sempre di basilare importanza il consiglio di guardare agli utili e, in particolare, alla revisione verso l’alto.

Utili in primo piano: fra i modi di come scegliere titoli e azioni da comprare

Anche in questo caso la spiegazione è semplice: per riuscire a garantire buone sorprese dagli utili, sono necessari una serie di fattori importanti per un’azienda, oltre al rischio di doversi rimangiare quanto detto. Una stima al rialzo, quindi, può essere fatta solo dopo aver avuto ottime prove di poterla mantenere. C’è poi la questione vendite. Il parametro delle vendite, che ovviamente dev’essere in aumento, deve anche essere visto in un’ottica piuttosto ampia.

La finestra trimestrale, infatti, non offre uno spaccato utile per capire il trend. Non solo, volendo essere precisi, sarebbe meglio guardare non solo l’andamento anno su anno ma, addirittura, lo storico più ampio possibile.

Parola d’ordine: sostenibilità

Altro parametro utile da usare è il margine operativo, cioè, estremizzando il concetto, dividendo per le vendite nette, la quantità di quanto rimane all’azienda una volta tolti i costi di vario tipo. Importante, in questo caso, analizzarne la natura. Infatti se l’aumento è legato al taglio dei costi allora è un segnale negativo. Infatti, nel tempo, i costi non si potranno tagliare per sempre.

Non solo, ma se la crescita del margine operativo non deriva da un aumento delle vendite allora si tratta di un business che non ha grande futuro sul lungo periodo.

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