Come scegliere le stoviglie monouso: le alternative alla plastica esistono, impariamo a conoscerle.
L’impegno per la tutela dell’ambiente dovrebbe guidare ogni azione quotidiana. Come sappiamo una delle più grandi minacce ambientali è costituita dalla plastica.È fondamentale capire che ridurne il consumo non è solo una buona azione che ci faccia sentire delle brave persone. È una scelta obbligata se vogliamo difendere la vita sul nostro Pianeta, e lasciare alle nuove generazioni la possibilità di un futuro.
Ridurre l’uso di plastica nella vita di tutti i giorni
La raccolta differenziata aiuta, ma non basta, perché non tutta la plastica riesce ad essere riciclata.
Per questo la via migliore è optare per oggetti riutilizzabili, il che si rivela una scelta vincente anche per risparmiare.
Stoviglie, piatti e bicchieri dovrebbero essere riutilizzabili e lavabili, e nella vita di tutti i giorni questo non comporta grossi sacrifici, spesso è solo questione di abitudine. Puoi trovare alcuni suggerimenti nell’articolo su come ridurre il consumo di plastica.
Esistono però situazioni in cui sono necessari bicchieri, piatti o contenitori leggeri e facilmente smaltibili. Può capitare alle feste o ai picnic, ad alcuni incontri di lavoro, qualora trasportare stoviglie, o lavarle, sia impraticabile. In questi casi abbiamo diverse opzioni, ma se non siamo informati e consapevoli potremmo incappare in errori anti-ecologici.
Per questo proponiamo una piccola guida su come scegliere le stoviglie monouso: le alternative alla plastica quali sono?
La carta
L’alternativa della carta è una delle più conosciute. Dobbiamo solo tener presente che non sempre si tratta dell’identico materiale, e diversi prodotti potrebbero richiedere diversi metodi di smaltimento. È dunque necessario leggere le indicazioni presenti sulla confezione, prima di gettarla. Alcuni tipi di bicchieri e piatti di carta sono da sciacquare e poi differenziare proprio nella raccolta della carta. Altri invece avranno la dicitura “100% biodegradabile e compostabile”. In questi casi, l’oggetto va smaltito tra i rifiuti organici.
Attenzione anche alle indicazioni circa le temperature massime che i contenitori sopportano. Spesso i contenitori in carta non sono adatti a bevande calde.
Il PLA
Il PLA deriva dall’acido polilattico, chiamato anche “bioplastica”. Si ottiene da materiali naturali come mais, barbabietola o canna da zucchero, e deve essere reso biodegradabile e compostabile con appositi trattamenti. Di solito gli utensili in PLA sono resistenti, lucidi e trasparenti, somigliano alla plastica, ma non lo sono. Prima di acquistarli, meglio verificare su etichette o confezioni che il prodotto sia biodegradabile e compostabile. In questo caso si potrà smaltire negli appositi contenitori. Attenzione a non commettere l’errore di conferirlo nella plastica.
Anche in questo caso il produttore dovrebbe fornire indicazioni sulle temperature massime che sopportano. Non bisogna lasciare questi materiali sotto la luce diretta o vicino a fonti di calore intenso.
Fibre vegetali e cellulosa
Esistono altri tipi di stoviglie monouso, sempre realizzati a partire da elementi vegetali. Sono spesso resistenti e funzionali. In tutti i casi vale la regola di controllare le confezioni per verificare istruzioni di utilizzo e smaltimento.
Le stoviglie dovrebbero rispettare lo standard europeo EN13432 per potersi definire “compostabili”.
Infatti la biodegradabilità è solo uno dei requisiti necessari, compostabile significa che il materiale decomposto non sarà tossico e potrà essere trasformato in compost.
Come scegliere le stoviglie monouso: le alternative alla plastica non sono il miracolo, serve consapevolezza
Abbiamo ribadito l’importanza del corretto smaltimento per i differenti materiali, perché se mancasse questo passaggio la scelta di acquistare opzioni ecologiche perderebbe di senso.
Oltre ad osservare quanto scritto sulle confezioni, è bene verificare le disposizioni del Comune, perché le regole per la raccolta dei rifiuti possono variare.
Quando l’uso di utensili e dispositivi usa e getta diventa necessario, facciamolo con intelligenza. Diamo valore alle risorse che abbiamo, evitando gli sprechi.