Come scegliere la tariffa che fa risparmiare sui consumi di energia elettrica

Bolletta elettrica

Una guida su come scegliere la tariffa che fa risparmiare sui consumi di energia elettrica.

Tra aumenti degli oneri di sistema, o quote fisse, e il maggior tempo trascorso in casa, i costi delle bollette si stanno rivelando un vero e proprio salasso per tanti italiani. Un costo che, se non si sta attenti, rischia di far vacillare il già precario bilancio di tante famiglie italiane. Tra crostate sfornate a tutta manetta per evitare di cadere in depressione, sempiterni giri di lavatrice, magari pure scaldabagni hold style, ed elettrodomestici non di classe A, i costi per l’energia elettrica potrebbero diventare insostenibili. Che fare dunque? E soprattutto come scegliere la tariffa che fa risparmiare sui consumi di energia elettrica?

Occhio a ciò che viene riportato in bolletta

Magari quasi “a nostra insaputa” ci si ritrova con l’applicazione, in bolletta, di una data tariffa di cui si ignora portata e significato. Ed è proprio qui che si concentrerà il presente approfondimento. Gli importi indicati in bolletta si calcolano, a monte, tenendo conto di specifiche tariffe. La distinzione di massima che si deve fare, al riguardo, è quella tra tariffa monoraria e bioraria. Vediamo che significa, anche al fine di avere qualche strumento di valutazione in più. Le offerte in circolazione dei gestori sono tante e decidere sulla maggiore o minore convenienza dell’uno rispetto all’altro, può non essere così facile. Vediamo quindi di passare in rassegna due tipologie di tariffe.

Tariffa monoraria

La tariffa monoraria è quella che consente di pagare lo stesso prezzo per la componente energia, in qualsiasi ora della giornata. Per cui sarà assolutamente indifferente, in termini di costi, quando fare lavatrici, o accendere forni, asciugacapelli, aspirapolveri. I kWh consumati verranno quindi pagati allo stesso prezzo, sia che si accenda l’elettrodomestico alle 8 di mattina piuttosto che alle 23 di notte. Una considerazione non di poco conto prima di stipulare il contratto con il gestore.

Tariffa bioraria

Tutt’altro discorso invece va fatto per la tariffa bioraria. Quasta infatti consente di pagare un prezzo dell’energia più basso, in corrispondenza di determinate fasce orarie e giorni della settimana. Per cui, deve segnalarsi come molti operatori del settore, (tra cui Enel servizio elettrico nazionale) includano tra le offerte, anche quelle con tariffa bioraria. Ciò comporterà per l’appunto l’applicazione di prezzi luce differenziati per fasce orarie. Quindi, in caso di sottoscrizione di contratti a tariffa bioraria, per aver un reale risparmio si dovrà “sottostare” ai giorni e alle ore in cui l’energia costa meno.

Come scegliere la tariffa che fa risparmiare sui consumi di energia elettrica

Ciò detto, a questo punto la scelta sulla convenienza o meno di una tariffa rispetto all’altra, non potrà che essere dettata dallo stile di vita e dalle esigenze personali. Comunque le fasce orarie con costi più bassi sono generalmente quelle notturne e legate ai giorni festivi. Per cui, laddove ad esempio si dovesse essere single con lavori legati all’animazione che portano a stare fuori proprio negli orari notturni e nei festivi, la tariffa bioraria avrebbe poco senso.

Mentre per una madre di famiglia e casalinga più libera di scegliere quando e come distribuire, nell’arco della giornata, i lavori di casa, la tariffa bioraria potrebbe tradursi in un considerevole risparmio a fine mese. Se poi oltre a questo, nel caso ad esempio della lavatrice, si optasse per basse temperature, cicli brevi o ecologici, il risparmio energetico potrebbe essere ancora più significativo.

 

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