Come scegliere la carne in scatola in gelatina di qualità migliore

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Un focus su come scegliere la carne in scatola in gelatina di qualità migliore.

Si sa che tutto ciò che è confezionato ha una serie di pro, ma anche altrettanti contro. E la carne in scatola in gelatina non fa certo eccezione. Tale tipo di carne compressa contiene infatti conservanti e additivi che non fanno gioire il nostro organismo. Se a questo si aggiunge poi che nemmeno le scatole di contenimento sono sicure al 100%, il quadro generale diventa tutt’altro che allettante. Comunque, laddove si fosse degli irriducibili degli alimenti pronto uso “apri e gusta”, questo approfondimento potrebbe fare al caso. Vediamo quindi come scegliere la carne in scatola in gelatina di qualità migliore.

Come va letta l’etichetta

Premesso che tutte le carni in scatola non fanno gioire i nutrizionisti, vediamo almeno come selezionare i prodotti di qualità migliore. Un primo valido consiglio è sicuramente quello d’individuare gli alimenti in scatola con le etichette più esplicite. Che significa questo nello specifico? Che dovranno necessariamente essere riportati alcuni dati. Vediamo quali.

Percentuale di carne

Innanzi tutto, è buona regola che l’etichetta riporti la percentuale di carne contenuta nella scatoletta. Stando alle voci più autorevoli del comparto, la carne dovrebbe rappresentare la percentuale più consistente di tutti gli ingredienti utilizzati. Una precisazione che, in prima battuta, potrebbe sembrare banale, ma così non è. Basta infatti buttare un po’ l’occhio in giro, per avvedersi di quante confezioni  contengano, al loro interno, un risicato 30% di carne.

Tipologia di carne

Le carni in scatola dovrebbero essere inoltre private del grasso, dei tendini e delle cartilagini, al fine di garantire un alimento il più puro possibile. Una verifica che però, all’atto pratico, è spesso difficile da compiere per tutti quegli alimenti che, in gergo tecnico, si definiscono “processati”. Quindi, occhio a ciò che viene indicato sulle confezioni. Questo significa che più i dettagli sono specifici e più ci sono garanzie di migliore qualità.

Origine della carne

Un altro elemento da non sottovalutare è il paese d’origine della carne in scatola. Sempre meglio optare  per carni provenienti da allevamenti italiani, visto e considerato che ogni paese fa spesso storia a sé quanto a standard di legge e sicurezza. Volendo poi essere ancora di più tranquilli, una buona accortezza è quella di verificare che nelle etichette compaia la dicitura “cotta”.

Pertanto, se sulla confezione non dovesse essere riportata l’aggettivazione “cotta”, in riferimento alla carne in essa contenuta, meglio non acquistarla. Problemi, questi, che tornano in auge tutte le volte che ci si ritrova davanti ad alimenti processati e compattati. Si pensi ad esempio anche ai wurstel, di cui abbiamo già avuto modo di occuparci diffusamente. Attenzione quindi a leggere accuratamente le etichette!

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