Come sarà il 2016 per i mercati? Il parere di Gianluca Braguzzi

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Che dire dell’anno appena cominciato con il…botto delle botte alle borse? Che, nonostante la partenza, anzi forse ne è una conferma, dovrebbe essere l’anno dell’azionario. A cominciare proprio da quegli indici cinesi, Hang Seng in testa, alla base di questo sconquasso inziale. Sì credo che saranno gli emerging market a dominare anche se il ritocco dei massimi storici dovrebbe essere prerogativa esclusiva del NASDAQ(e a ruota magari degli altri indici USA) come già previsto qualche anno fa.
Proviamo ad elencare gli elementi a favore di questa tesi.
1 mancanza di rendimento sul comparto BOND che spinge verso il rischio/equity ingenti masse;
2 la massa monetaria dei QE che certamente non può essersi già esaurita , anzi la BCE, sia pure con un piano sui soli governativi che personalmente non trovo risolutivo, continuerà ad iniettare liquidità;
3 il ciclo economico dei paesi che hanno “assaggiato” la ripresa (USA e Germania in testa) non ha toccato il picco, e a questi dovrebbero aggiungersi, per l’ appunto, trimestri favorevoli agli emerging, favoriti in particolare dalla forza del dollaro In misura marginale i paesi più in difficoltà come l’Italia saranno in grado di agganciarsi solo limitatamente la trend di ripresa proprio nella parte finale del ciclo (le borse invece si muoveranno all’unisono (anzi la nostra in caso di scenario rialzista potrebbe sovra-performare ).
4 i prezzi delle materie prime mediamente bassi;
5 la sensazione diffusa in molti paesi di essersi allontanati dalla crisi che aumenterà di conseguenza la propensione al rischio;
6 il fatto che la FED si sia almeno in minima parte (per ora…) rifornita dell’arma dei tassi da manovrare in caso di nuova crisi;
7 la chiara intenzione delle banche centrali di sostenere i mercati finanziai intesi come motore del sistema;
8 politiche occupazionali (sia pure poco fantasiose ) diffuse in molti paesi.
I fattori di rischio invece sono i seguenti e pesano meno perché per lo più eventuali, a differenza dei fattori favorevoli al ciclo che sono, per lo più, n corso:
1 rischi geo-politici:  instabilità in Medio Oriente (col nuovo ceppo virale tra Arabia ed Iran), Coree, ecc
2 terrorismo  che vuole dire ISIS ma anche nuovi movimenti separatisti in varie parti del mondo;
3 manovre della FED troppo forzate nel rialzo dei tassi rispetto ale graduali e contenute attese dei mercati;
4 rallentamento oltre le aspettative del ciclo economico USA e degli altri paesi guida
5 vittoria elettorale di forze anti UE  che personalmente riterrei in prospettiva elemento positivo per i paesi coinvolti, ma che nell’immediato creerebbe tensione sui mercati.
Riassumendo: salvo dunque questi fattori di rischio, come si può vedere nei frattali allegati, i mercati potrebbero ripiegare dopo avere recuperato questa falsa partenza tra marzo ed aprile per poi raggiungere i massimi verso fine anno.
BUON ANNO A TUTTI!!!
Gianluca Braguzzi è un gestore di fondi comuni di investimento

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