Come salvare il conto corrente dalla stangata di una patrimoniale

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Patrimoniale si, patrimoniale no. E’ partito il balletto su una possibile tassazione una tantum per coprire parte dell’enorme debito italiano creato quest’anno. Nell’incertezza meglio prepararsi al peggio. Ecco una soluzione su come salvare il conto corrente dalla stangata di una patrimoniale.

Due ipotesi di patrimoniale

La patrimoniale sembra incombere sull’Italia. Prima è stata proposta con un emendamento alla Legge di Bilancio. Partiva da un valore di ricchezza di 500mila euro. Ironia della sorte l’emendamento è stato respinto dalla Corte dei Conti per mancanza di coperture in caso fosse stata applicata.

Adesso gira una proposta di alcuni esponenti della società civile, che propongono un contributo di solidarietà del 2% a partire da 50 milioni di euro. Una patrimoniale da applicare per due anni, ma che non si sa quanto potrebbe ricavare. Infatti i paperoni che hanno una ricchezza di oltre 50 milioni di euro in Italia sono pochi. E molti probabilmente hanno portato i soldi all’estero.

I due beni che vengono aggrediti

Qualunque sia il livello di ricchezza da cui una patrimoniale partisse, se venisse applicata colpirebbe i due beni più facilmente attaccabili. La casa di proprietà e i conti correnti, sarebbero i due obiettivi principali per fare cassa.

D’altronde l’IMU sulle seconde case ed il bollo di 34,2 euro all’anno sui conti correnti, altro non sono che forme di patrimoniale ricorrente. Poi ci sono quelle occasionali come per esempio, il prelievo del 6 per mille sui conti correnti, che fece il Governo Amato in una notte di luglio del 1992.

Contro una patrimoniale sulla casa non ci si può fare nulla (a meno che non si venda la casa). Ma su una tassa una tantum sui conti correnti si possono trovare delle soluzioni.

Come salvare il conto corrente dalla stangata di una patrimoniale

Non lasciare i soldi in giacenza sul conto è la soluzione più semplice. Lasciare il minimo indispensabile per le spese necessarie e impiegare il resto su gli unici strumenti che non saranno mai colpiti dalla patrimoniale.

I titoli di Stato e Buoni postali non subiranno mai una patrimoniale, perché attraverso questi strumenti lo Stato finanzia il suo debito. Una tassa una tantum sui possessori di obbligazioni governative e di titoli postali, ingenererebbe una grande sfiducia negli investitori e penalizzerebbe tutte le emissioni successive dei BTP. Senza contare il flusso di vendita che una simile iniziativa provocherebbe.

Approfondimento
L’insostenibile leggerezza della patrimoniale.

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