Come risparmiare sulle bollette se si vive fuori sede

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Studenti e lavoratori dipendenti, per periodi più meno lunghi, possono avere necessità di una seconda casa diversa da quella in cui vivono stabilmente nel luogo di provenienza. Come risparmiare sulle bollette se si vive fuori sede? Senza un occhio al risparmio l’esperienza di studio o lavoro fuori casa può diventare un salasso.

I passi concreti per risparmiare

Prima di tutto confrontare le varie offerte. A prima vista può sembrare semplice, ma oggi le offerte si compongono di molte voci e di semplice non c’è niente. Forse è più facile confrontare le tariffe telefoniche. Ma per luce e gas occorre fare molta attenzione anche alle voci occulte della bolletta. Per esempio le spese di trasporto della materia prima sino al luogo di consumo.

Inoltre agli studenti si consiglia di andare a studiare nelle biblioteche universitarie, per accendere la luce solo al rientro a casa.

Chi compra le lampade a led?

Se anche la casa è in locazione è bene provvedere a comprare lampadine led. Il costo iniziale non sarà irrisorio, ma la bolletta mostrerà un deciso risparmio. Si può cercare di chiedere al padrone di casa se è disposto a sostituire a sue spese le eventuali lampadine di vecchio tipo. Ma è necessario anche sapere che le spese di ordinaria manutenzione e le sostituzione di beni usurati spettano all’inquilino. Quindi meglio mettere in conto di acquistare lampadine a led a proprio carico.

Anche gli elettrodomestici consumano molto. La lavatrice deve allora essere sfruttata a pieno carico. In alcuni casi, ma senza mosse azzardate, con i foglietti acchiappa colore si possono mescolare capi di colori diversi.

Gli elettrodomestici in stand by

Prima di andare a letto si consiglia di fare un giro per casa. È bene non lasciare nessun elettrodomestico in stand by. Anche la piccola luce rossa, se rimane accesa h 24, incide sulla bolletta. Ecco come risparmiare sulle bollette se si vive fuori sede

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