Come riprendere il controllo e calmarsi in maniera efficace durante un attacco di panico

panico

Gli Esperti di ProiezionidiBorsa si sono spesso occupati del disturbo da panico, un problema invalidante che tutti dovrebbero imparare a gestire. Senza alcuna pretesa di voler dare consigli di valenza medica, la Redazione consiglia sempre di rivolgersi a degli specialisti per affrontare il problema qualora dovesse presentarsi. Ma questo non vuol dire che il Lettore non possa informarsi, leggere, e soddisfare la propria curiosità anche attraverso articoli come il presente.

La buona norma e regola è comunque sempre la stessa. Questo è un articolo puramente informativo. E per qualsiasi necessità di tipo medico è fondamentale rivolgersi a chi di dovere. Fatta questa doverosa premessa, si può procedere.

I consigli degli esperti

Ci sono diverse strategie che spiegano come riprendere il controllo e calmarsi in maniera efficace durante un attacco di panico. Il dottor Spagnuolo ne ha definite alcune molto efficaci diffondendole anche sui canali online. Il trucco è lavorare sulla consapevolezza del proprio pensiero per ridimensionare gli effetti che le esperienze di allarme hanno sulla persona. Queste sono, a tutti gli effetti, i “trigger” che provocano il cosiddetto circolo vizioso del panico.

Il consiglio principale è imparare ad acquisire maggiore fiducia nelle proprie sensazioni. E non sovrastimarle in maniera catastrofica. Questa è la ragione principale per la quale si trasformano in un circolo vizioso di pensieri negativi dal quale diventa progressivamente più difficile uscire. Di per sé, infatti, le sensazioni di allarme sono innocue. Molti esperti di psicologia sono concordi nel dire che non può davvero accadere nulla, fisicamente. E che la sensazione di pericolo provata è solo una suggestione molto forte.

Mente vs sensazioni

Imparare a distinguere il piano delle sensazioni da quello delle interpretazioni è importantissimo per capire come riprendere il controllo e calmarsi in maniera efficace durante un attacco di panico.

Si può percepire i sintomi tipici dell’attacco di panico – la compressione toracica, la tachicardia, il sudore freddo eccetera – e rendersi conto di come li si sta interpretando e ingigantendo.

In questo modo, li si può “rimettere a posto” e identificarli per quello che sono, comprendendo che si tratta di quei “trigger”, di sensazioni in quanto tali, e non di reali sintomi pericolosi.

“Smontare” l’interpretazione catastrofica delle proprie sensazioni è il modo migliore per ridimensionarle. Ricollocarle nella realtà dei fatti e prendere le giuste distanze mentali.

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