Come ridurre i debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate

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Gli Esperti della nostra Redazione vi suggeriranno come ridurre i debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate. Quando si cade in una situazione debitoria nei confronti del Fisco si ricevono cartelle di pagamento che mandano in frantumi la serenità del contribuente.  L’Ente creditore bussa alla porta pretendo il versamento di imposte che non si è avuto modo di pagare. Se l’importo da corrispondere al Fisco diventa molto consistente si incontrano maggiori difficoltà a rimborsare la passività che il contribuente accumula col tempo. Si precipita pertanto in una condizione di sovraindebitamento che spesso supera di molto le reali capacità di pagamento del debitore.

Alcune circostanze sollevano il debitore dall’obbligo di onorare i pagamenti che non ha ancora effettuato. Nell’articolo “Sotto i 1.000 euro non si pagano più le multe stradali e il bollo auto” troverete un esempio di condono fiscale. Per chi invece non può richiedere la cancellazione dei debiti potrebbe tornare utile capire come ridurre i debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate. Con l’espressione saldo e stralcio si indica la procedura che consente di ottenere una diminuzione dell’importo complessivo da restituire al Fisco. Non tutti i debitori possono tuttavia fruire di questa facilitazione per cui occorre verificare il possesso dei requisiti necessari.

Come ridurre i debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate

Il contribuente che non riesce a regolarizzare il pagamento delle cartelle dell’Autorità fiscale può ricorrere allo strumento del saldo e stralcio. Ad esclusione delle aziende e di alcune persone fisiche, può richiedere lo sconto sui  pagamenti fiscali chi versa in condizioni economiche precarie. Nello specifico, ottiene agevolazioni il contribuente che presenta un reddito ISEE pari o inferiore a 20.000 euro su base annua.

Conviene inoltre ricordare che la richiesta di saldo e stralcio esclude alcune tipologie di carichi pendenti. Ma nella più parte dei casi l’Agenzia delle Entrate accoglie la richiesta del contribuente e invia una comunicazione con indicazioni sull’importo da pagare. Rientrano nella procedura del saldo e stralcio ad esempio le somme di denaro in autoliquidazione e quelle dei contributi pensionistici da versare alle casse previdenziali.

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