Come riconoscere e combattere la manipolazione emotiva e affettiva

Come riconoscere e combattere la manipolazione emotiva e affettiva

È possibile riconoscere e combattere la manipolazione emotiva ed affettiva? Attraverso quali strumenti ci si può liberare da relazioni asfittiche e rovinose per la nostra salute? I legami affettivi sono la cosa più preziosa che ciascuno possiede. Essi indicano il senso del nostro stare al mondo e di quello che cerchiamo di noi stessi negli altri. Eppure, i legami ci feriscono, ci tradiscono e, talvolta, ci rendono incapaci di liberarci dagli stessi. Forti contraddizioni sottendono talvolta la natura di alcune relazioni affettive in cui sembra apparentemente difficile distinguere la linea di demarcazione tra il buono e cattivo.

Come si manifesta la manipolazione emotiva

Quando si parla di manipolazione emotiva, si deve presupporre una base relazionale diadica nella quale esiste un manipolatore ed un manipolato. Che si tratti di una relazione di coppia, amicale, del rapporto genitore-figlio, talvolta la manipolazione emotiva può distruggere la relazione e chi ne è coinvolto. Dunque, come riconoscere e combattere la manipolazione emotiva e affettiva? Chi subisce una forma di vessazione affettiva, talvolta sperimenta vissuti fisici e psicologici strazianti. Ci si vorrebbe liberare della ingombrante presenza del manipolatore ma non si ha la forza e il coraggio di farlo. Solitamente, le persone che subiscono forme di manipolazione si presentano come fragili, insicure, bisognose di conferme provenienti dall’esterno. Nulla di più invitante per chi è invece desideroso di affermare il proprio dominio sull’altro in maniera incondizionata.

Le 3 fasi fondamentali

La manipolazione emotiva si manifesta in forme progressive che potremmo semplificare in queste 3 fasi fondamentali:

Fase 1: situazioni episodiche e occasionali di controversie in cui il manipolatore alterna momenti di forte crudeltà a momenti di estrema tenerezza. In questa fase, la persona manipolata si sente piuttosto confusa e incerta sulle reazioni del manipolatore. Per questo motivo tende a giustificarsi anche quando non ve n’è ragione di farlo;

Fase 2: in questa fase la persona manipolata mette sempre più a tacere il proprio bisogno di affermazione per non contrastare il manipolatore. In questa fase l’atteggiamento del manipolatore è sempre più volto a distruggere l’autostima del manipolato con aspre critiche, offese e maltrattamenti. La vittima, pur di non contraddire il manipolatore, tenderà sempre più ad assumere il suo punto di vista;

Fase 3: in questa fase la vittima può sperimentare una vera e propria forma di depressione in quanto prevale una forte autosvalutazione e profondo senso di inadeguatezza. L’unica aspettativa cui tiene fede è la realizzazione dei desideri del manipolatore a scapito dei propri che ormai sono stati annullati.

Cosa fare quando si è manipolati

Come riconoscere e combattere la manipolazione emotiva e affettiva? Quando ci si accorge di trovarsi in una situazione di manipolazione emotiva, è possibile liberarsi dal legame distruttivo che sostanzia tale vissuto. Una volta che si ha preso consapevolezza, la prima cosa da fare è allontanarsi da questo legame e da ciò che lo rafforza. Pertanto, sarà bene evitare le situazioni in cui si il manipolatore mette in atto le proprie strategie. La persona che manipola non vi vuole bene se usa delle forme di ricatto emotivo per tenervi legate a sé. Non vi rispetta se vi offende e vi maltratta. Non è così che si ama una persona.

Pertanto, la vittima dovrà riappropriarsi dei propri desideri e dei propri bisogni smettendo di vivere in funzione dell’altro. Non è sempre semplice liberarsi dalla manipolazione emotiva. Per questo il consiglio è sempre quello di rivolgersi a persone fidate o ad esperti che possano dare una mano alla vittima. Chiedere aiuto è importante e può rappresentare una via di salvezza dalla propria condizione di malessere.

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