Come richiedere l’assegno INPS di 400 euro per le mamme con reddito ISEE basso

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Gli Esperti di ProiezionidiBorsa forniscono informazioni su come richiedere l’assegno INPS di 400 euro per le mamme con reddito ISEE basso. IlGoverno sta intervenendo a sostengo della genitorialità con misure economiche a vantaggio delle famiglie bisognose. Nel precedente articolo “L’INPS chiarisce come richiedere assegni di oltre 1.600 euro per le mamme con più figli” troverete indicazioni su altri sussidi. La richiesta di sostegni finanziari ai nuclei familiari in situazione di disagio è aumentata a seguito dell’epidemia da coronavirus. I contribuenti che non hanno più un impiego, che percepiscono indennità di disoccupazione o percepiscono sussidi governativi faticano ad arrivare a fine mese.

Si impone pertanto la necessità di rivolgersi alle istituzioni statali per ricevere ammortizzatori economici e prestazioni assistenziali. Col team di Redazione valuteremo quali sono i requisiti necessari e come richiedere l’assegno INPS di 400 euro per le mamme con reddito ISEE basso. La fascia reddituale di appartenenza risulta fondamentale per il riconoscimento del contributo che l’INPS eroga. Ciò perché secondo quanto statuisce la Legge di Bilancio 2020 vige un criterio di priorità nell’assegnazione dell’assegno. Anzitutto il contributo economico raggiunge le madri che dichiarano redditi modesti e che spesso non percepiscono neanche retribuzioni da lavoro.

Come richiedere l’assegno INPS di 400 euro per le mamme con reddito ISEE basso

Il sussidio governativo ammonta a 400 euro e ne possono fare richiesta le madri che non possono allattare a causa di specifiche patologie. Esistono difatti alcune  malattie come l’ipogalattia e l’agalattia che precludono la possibilità e la gioia dell’allattamento al seno. Le madri che presentano tali patologie vivono con profondo senso di colpa l’impossibilità di nutrire il cucciolo d’uomo col proprio latte. A ciò si deve aggiungere la necessità di sostenere spese non trascurabili per l’acquisto del latte artificiale. Spesso alla condizione emotiva della neomamma si sommano preoccupazioni di carattere economico cui si potrebbe in qualche modo riparare con la richiesta del sussidio governativo.

Per ottenere il contributo INPS relativo all’acquisto del latte artificiale bisogna presentare l’ISEE attestante la propria condizione reddituale. Chi rientra nelle soglie di reddito previste dalle disposizioni legislative deve anche certificare la presenza di malattie che impediscono l’allattamento al seno. Il bonus INPS ammonta a 400 euro e ha durata semestrale perché a seguire l’alimentazione del  neonato cambia con l’introduzione di altri cibi.

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