Come recuperare i soldi versati per le tasse attraverso i rimborsi

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È possibile recuperare i soldi delle tasse che abbiamo pagato? Come si possono ottenere i rimborsi quando c’è stato un esborso sulle spese fiscali? Sebbene l’evasione fiscale sia da sempre un argomento scottante per il Fisco italiano, è anche vero che talvolta alcuni contribuenti versano importi superiori ai dovuti per il pagamento delle tasse. In questi casi, come recuperare i soldi versati per le tasse attraverso i rimborsi? Ci sono delle modalità attraverso le quali l’Agenzia delle Entrate offre ai contribuenti la possibilità di ottenere un rimborso. Cerchiamo di capire in quali casi ciò sia possibile e quale iter vada seguito per la richiesta.

Come si può ottenere il rimborso dei pagamenti effettuati

In prima battuta è bene precisare che il contribuente che abbia versato più del dovuto, può recuperare il proprio denaro attraverso due modalità: presentando una istanza di rimborso, oppure inserendo la richiesta di rimborso all’interno della dichiarazione dei redditi. Quando si effettua questa operazione, è necessario, oltretutto, specificare la modalità con cui si intende beneficiare del rimborso. È possibile recuperare i soldi versati attraverso una compensazione sui versamenti successivi, oppure ottenere un accredito su conto corrente. Queste sono le indicazioni fornite dal sito dell’Agenzia delle Entrate. I rimborsi possono riguardare: le imposte dirette, il versamento dell’Iva e le imposte indirette, come ad esempio il rimborso del pagamento canone Tv.

Come compilare la richiesta

Come recuperare i soldi versati per le tasse attraverso i rimborsi? Il contribuente può svolgere questa operazione direttamente dal proprio Pc e da casa. Sarà sufficiente collegarsi al portale Fisconline sul sito dell’Agenzia delle Entrate e compilare la richiesta. Cosa è necessario ad inoltrare la domanda di rimborso? Sicuramente, affinché la restituzione del denaro vi venga riconosciuta, è fondamentale dimostrare di aver sostenuto le spese dichiarate provando i versamenti effettuati. Una volta che si elabora la richiesta, il contribuente riceve la comunicazione dell’esito. Nel caso in cui la richiesta venga respinta, si ha tempo 60 giorni per presentare ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente. Per evitare eventuali rifiuti legati a documentazione incompleta, si consiglia sempre di munirsi di tutti i documenti necessari a dimostrare il versamento in esubero.

Attenzione alle false e-mail che girano sul web

In questi giorni, circolano sul web e-mail truffaldine che offrono rimborsi con la dicitura “Notifica per il rimborso fiscale 2019”. Si tratta di un tipico caso di phishing, ossia di truffa sul web per avere accesso ai dati dei contribuenti. Si raccomanda di diffidare di queste metodologie di comunicazione e si consiglia di non rispondere mai a questo tipo di e-mail inserendo dati sensibili. La richiesta di rimborso va effettuata accedendo direttamente al sito dell’Agenzia delle Entrate e non utilizzando altri canali.

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