Come reagire con efficacia ad un’aggressione senza essere campioni di arti marziali o di difesa personale

aggressione

Probabilmente non capiterà mai di essere aggrediti fisicamente. Ma nella vita mai dire mai. Ogni valido istruttore di difesa personale insegna che la prima tecnica di difesa, quella che funziona più di tutte, è la fuga.

Nel caso non si possa evitare lo scontro, vediamo alcuni suggerimenti su come reagire con efficacia. Questi suggerimenti valgono per gli uomini, ma soprattutto se l’aggredita è una donna.

La prima tecnica di difesa è la fuga

Lo sanno bene i professionisti di difesa personale o di arti marziali. Di fronte a una possibile aggressione, meglio fuggire che reagire. Perché nello scontro con una persona, non si sa mai come può andare a finire. Specialmente se l’aggressore minaccia con un’arma propria o impropria.

Quando è che occorre, invece reagire? Quando non è possibile evitare lo scontro, quando è in ballo la nostra vita o quella di un nostro caro. Allora reagire in quel frangente diventa vitale per la sopravvivenza.

Quando occorre reagire

Come reagire con efficacia ad un’aggressione senza essere campioni di arti marziali o di difesa personale? Occorre avere fatto un corso di difesa personale per potere reagire con efficacia? Occorre imparare le arti marziali? Certo, un corso di difesa personale o imparare il karate o il judo, potrebbe non solo essere utile, ma anche divertente.

In realtà per reagire ad un’aggressione per strada bastano poche ed efficaci tecniche per cercare di cavarsela col minor danno possibile. La prima regola è reagire con forza e decisione, senza subire.

Quando non si hanno alternative, quando la vita nostra o di una persona cara è in pericolo, per difendersi occorre reagire. L’obiettivo è mettere K.O. l’aggressore per il tempo necessario a fuggire o a salvare chi è aggredito. Meglio sarebbe se si riuscisse a mettere in fuga l’aggressore.

Come reagire con efficacia ad un’aggressione senza essere campioni di arti marziali o di difesa personale

Mettere lo scontro sul piano della forza non è mai una buona idea. Conviene, invece, colpire l’aggressore in punti che sono considerati sensibili ma non vitali, ma che se colpiti non mettono in pericolo di vita. Il naso per esempio, se colpito con forza a mano aperta, provoca in chiunque un fortissimo dolore e un momentaneo disorientamento.

Colpire a mani aperte le orecchie contemporaneamente, non crea lesioni permanenti, ma un fortissimo dolore e ancora disorientamento. La parti intime in un uomo, se colpite con violenza creano un fortissimo dolore e mettono K.O. per circa 30 secondi, 1 minuto.

Infine i calci. Non serve darli all’altezza del bacino, anzi è controproducente. È invece importante colpire a martello il ginocchio o meglio ancora lo stinco. Non c’è uomo, per quanto robusto e forte, che non provi dolore con una pedata su uno stinco.

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