Come preparare e godersi una cena autenticamente giapponese

Da sempre siamo affascinati dalla cultura orientale. Come preparare e godersi una cena autenticamente giapponese

Da sempre siamo affascinata dalla cultura orientale. Negli ultimi tempi la cucina giapponese è sempre più apprezzata. Nei prossimi paragrafi scopriremo gli utensili e metodi di cottura della cucina giapponese.

Siamo sempre più attratti dalla cultura orientale. In particolare è sempre più apprezzata la cucina giapponese. Ma come preparare e godersi una cena autenticamente giapponese? Ecco le regole da rispettare.

Gli utensili e i metodi di cottura

La maggior parte dei cuochi giapponesi preferisce utilizzare in cucina gli oggetti tradizionali di bambù, come i colini per scolare i noodles, la stuoia per arrotolare e il cestello per la cottura a vapore. Le stuoie di bambù reperibili in qualsiasi negozio specializzato, si usano per arrotolare le alghe con il riso e le omelette. Ma anche per strizzare le verdure cotte, ma non solo. I cestelli per la cottura a vapore, a più strati, vanno posti dentro una grossa casseruola o un wok di acqua bollente.

In una cucina giapponese non possono mancare un mortaio e un pestello, usati soprattutto per pestare i semi di sesamo. Il sesamo è un ingrediente fondamentale di molte salse e condimenti. Altri oggetti importanti sono una grattugia per i ravanelli, lo zenzero e il rafano, una padella per friggere, tegami in coccio e diversi coltelli affilati.  L’utensile da cucina più significativo è lo shamoji, il cucchiaio di legno che si usa per servire il riso, simbolo dell’autorità domestica.

Come preparare e godersi una cena autenticamente giapponese

Alla base di ogni piatto ci sono il riso bianco, la minestra di miso e i condimenti. Gli altri piatti che li accompagnano dipendono dalla disponibilità stagionale e dai tempi di cui si dispone per organizzare la cena. I giapponesi non dividono le ricette secondo gli ingredienti, ma in base al metodo di cottura. I piatti dunque si dividono in grigliati, al vapore, scottati o trattati con l’aceto.

Il pasto giapponese ha una scansione precisa. All’inizio si servono pesce crudo, minestre limpide e antipasti. A metà del pasto ci sono diversi piatti a base pesce, carne, pollame, verdure, fritti grigliati, cotti a vapore, scottati o serviti in insalata. Ogni metodo di cottura però viene utilizzato una sola volta. Ad esempio, se friggiamo il pesce, le verdure dovranno essere scottate in un brodo saporito, se la carne è grigliata il resto delle pietanze andranno cotte a vapore.

La presentazione dei cibi: un’arte raffinata

La presentazione dei piatti è un’arte che incoraggia la creatività e l’immaginazione del cuoco. Secondo la tradizione giapponese ogni persona ha il suo vassoio con una serie di ciotole, piatti e bastoncini, che a differenza di quelli cinesi sono piuttosto appuntiti. La scelta delle stoviglie dipende dalla stagione e dal tipo di piatto che si porta in tavola. Le minestre e il riso si servono sempre in ciotole tonde di lacca, con coperchio, mentre per i cibi fritti si preferiscono i cestini. Altrettanto importante è la decorazione dei cibi. Possiamo utilizzare foglie di kinome,foglie e germogli di shiso, ravanello bianco grattugiato e peperoncino. E’ bene sapere che nella maggior parte dei casi le decorazioni sono commestibili.

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