Come prelevare tutti i soldi dal conto corrente

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Diverse ragioni potrebbero indurre il titolare di un conto corrente a prelevare tutti i soldi che ha in deposito in banca. Pertanto non ci chiederemo quanti contanti si possono prelevare, se esiste un limite giornaliero e se si debbano temere segnalazioni in caso di prelievi consistenti. Molto più semplicemente analizzeremo l’evenienza in cui il correntista intenda ritirare dall’istituto bancario tutti i propri risparmi.

Ai tempi del coronavirus non pochi correntisti italiani stanno sperimentando il timore che si verifichi un prelievo forzoso. Ad alimentare le perplessità interviene l’incombenza di una crisi economica che farà vacillare il sistema economico nazionale. La prolungata sospensione dell’attività produttiva con il conseguente freno alla circolazione di beni e danaro avrà un precipitato negativo sulle casse statali. Informarsi su come prelevare tutti i soldi dal conto corrente potrebbe tuttavia rispondere ad esigenze di ben altra natura.

L’articolo 1855 del codice civile

Il correntista potrebbe difatti voler ritirare i propri risparmi perché ha necessità impellente di liquidità. Potrebbe anche voler spostare i soldi in un altro istituto di credito, magari all’estero, su un conto postale o su un fondo di investimenti. Di sicuro può avvalersi del diritto all’estinzione del conto corrente secondo quanto stabiliscono l’articolo 1855 del codice civile e l’articolo 120-bis t.u.b.

In entrambi gli articoli si riconosce sia al correntista che all’istituto bancario il diritto di sciogliere il contratto con obbligo di preavviso. Nello specifico il correntista può fruire del “diritto di recedere in ogni momento da un contratto a tempo indeterminato senza penalità e senza costi”.

Come prelevare tutti i soldi dal conto corrente

La procedura da seguire per prelevare l’ammontare totale dei propri risparmi presuppone l’invio di una raccomandata all’istituto di credito. Si consiglia il ricorso ad una lettera raccomandata perché la stessa tornerebbe utile per certificare con valenza legale la richiesta che il correntista formula. Nella comunicazione scritta figura la volontà di recedere dal contratto e di chiudere il conto corrente.

Se nelle intenzioni del titolare del conto corrente rientra quella di prelevare tutti i propri risparmi in contanti occorre considerare la cosiddetta “riserva frazionaria”. Sulla scorta della riserva frazionaria l’istituto bancario ha facoltà di corrispondere in contanti al correntista solo il 2% dell’ammontare totale della somma in deposito.

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