Come pagare meno tasse universitarie per il figlio

Busta paga Tasse nascoste in busta paga

Come pagare meno tasse universitarie per il figlio? Come fare per pagare meno tasse universitarie e sostenere le spese per il figlio che studia presso una facoltà italiana? Esistono dei modi che consentono alle famiglie di corrispondere dei balzelli universitari meno onerosi durante l’anno accademico. Di seguito vi spieghiamo cosa fare per ottenere un enorme risparmio sulle spese universitarie..

L’orgoglio di un genitore che investe nella cultura e nella formazione del proprio figlio alle prese con gli studi universitari non ha prezzo. Tuttavia, il peso delle tasse talvolta mette la famiglia nella condizione di dover fare grandi sacrifici per continuare a pagare le rette. Come pagare meno tasse universitarie per il figlio? Secondo quanto stabiliscono le leggi fiscali, è possibile ridurre il carico delle imposte in differenti modi che variano in base a diversi fattori.

Quali sono le principali tasse da pagare ogni anno

Solitamente, le tasse universitarie si compongono di alcune voci fisse che prevedono il pagamento delle seguenti imposte:

a) tassa regionale: si tratta di un costo fisso che ciascuno studente deve corrispondere in qualsiasi ateneo si iscriva ed è solitamente inclusa nel pagamento della prima rata annuale. La tassa regionale ha un valore di € 140,00 per ciascun anno accademico;

b) imposta di bollo: si paga al momento della presentazione della domanda di iscrizione per l’anno accademico in corso e ciascun ateneo specifica l’ammontare;

c) prima rata: si tratta del primo versamento che ogni studente deve effettuare all’inizio dell’anno accademico e prevede un importo fisso che ciascuno studente deve corrispondere. In questo caso, fanno eccezione al pagamento i beneficiari di borse di studio o riduzioni in base al reddito;

d) seconda, terza e quarta rata universitaria: prevedono il calcolo dell’ammontare del saldo rimanente e variano in base all’attestazione Isee di ciascuno studente;

e) contributi universitari: ci sono, in fine, dei contributi che vanno al di là delle tasse fino ad ora descritte e ciascun ateneo determina in ragione dei servizi offerti e dell’offerta formativa.

Presentare dichiarazione ISEE per avere uno sconto sulla retta annuale

Sulla scorta dell’elenco appena presentato, come pagare meno tasse universitarie per il figlio? Uno dei modi che ciascun ateneo offre al contribuente per ridurre il carico delle tasse è quello di presentare la dichiarazione ISEE. Si tratta di un documento che viene prodotto annualmente ed è indicativo della situazione economica familiare. Solitamente è possibile che ciascun contribuente si rivolga ad un Caf o patronati per ottenere il modello ISEE. Per  avere anzitempo idea della propria fascia di reddito, è possibile utilizzare un simulatore dell’ISEE seguendo le istruzioni riportate qui. Ogni ateneo organizza un tetto di versamento delle tasse annuali in base alla situazione economica e reddituale delle famiglie. Per tale ragione, è sempre utile presentare il modello ISEE per avere uno sconto sul calcolo. Nel caso si scegliesse di non presentare l’Indicatore, l’ateneo potrebbe optare per l’applicazione del tetto massimo del rateo previsto.

Le detrazioni offrono un grandissimo risparmio sulle spese annuali per l’università

Come pagare meno tasse universitarie per il figlio grazie alla dichiarazione dei redditi? Uno dei modi per recuperare i soldi spesi durante l’arco dell’anno per il pagamento delle tasse universitarie è quello di avvalersi delle detrazioni. Le tasse universitarie e le spese di affitto per gli alloggi rientrano tra le voci di spesa che si possono portare in detrazione. In buona sostanza, il contribuente che inserisce tali spese all’interno della dichiarazione dei redditi, può avvantaggiarsi di un lauto sconto del 19% sull’imposta Irpef. Per sapere cosa occorre fare per beneficiare delle detrazioni, è possibile seguire la guida che vi forniamo qui. Tra le principali spese che è possibile portare in detrazione, troviamo: i libri scolastici, i materiali didattici e le spese di vitto e alloggio oltre che le rette per i corsi di laurea.

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