Come ottenere un’agevolazione sul versamento di contributi INPS per queste persone con invalidità

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Chi possiede un certo grado di invalidità può ottenere una importante maggiorazione contributiva ai fini pensionistici. Nella presente guida i Tecnici di ProiezionidiBorsa illustreranno ai Lettori come funziona questo sistema e quando è possibile ricevere i benefici. Vediamo come ottenere un’agevolazione sul versamento di contributi INPS per queste persone con invalidità.

In cosa consiste la maggiorazione contributiva

Quando si parla di maggiorazione contributiva, si intende definire il versamento di contributi gratuito che l’INPS eroga in favore di alcune categorie. Si tratta dei cosiddetti contributi figurativi dei quali è possibile ricevere un versamento annuale al fine del raggiungimento del dirotto alla pensione. Affinché una persona invalida possa ricevere tale forma di sussidio, è necessario che ne faccia richiesta e che rientri in alcuni specifici requisiti. Ecco perché è importante sapere come ottenere un’agevolazione sul versamento di contributi INPS per queste persone con invalidità.

Chi ha la facoltà di richiedere la maggiorazione contributiva INPS

Non tutte le persone con invalidità hanno diritto di accesso alla maggiorazione contributiva. I requisiti minimi prevedono che si rientri in almeno uno di questi casi: sordità riconosciuta dalla commissione medica INPS; invalidità civile non inferiore al 75%; riconosciuta invalidità di guerra o invalidità civile di guerra; invalidità per causa di servizio. A tal proposito, è utile specificare che un trattamento a parte ulteriormente maggiorato spetta a coloro che rientrano nella categoria degli ipovedenti o non vedenti. Secondo quanto stabilisce l’art. 9, comma 2, della Legge 113/1985 e l’art. 2 della legge 120/1991, questi ultimi hanno diritto ad una maggiorazione contributiva differente.

Come ottenere un’agevolazione sul versamento di contributi INPS per queste persone con invalidità

Nei casi che abbiamo descritto, la maggiorazione contributiva consente di ricevere un monte di contributi annuali utili ad acquisire il diritto alla pensione. In questi casi, i lavoratori invalidi ricevono ogni 12 mesi di lavoro, da dipendenti pubblici o privati, 2 mesi di contributi gratuiti. Tale agevolazione è cumulabile per un tetto massimo di 5 anni ottenendo al massimo ben 10 mesi di contributi gratuiti. Questo si traduce in un vantaggio per il riconoscimento dell’anzianità lavorativa dell’interessato e del calcolo sul diritto alla pensione. Differente è il caso dei non vedenti, come avevamo accennato, che hanno diritto all’accredito di 4 mesi di contributi figurativi all’anno.

Un aspetto da non sottovalutare, tuttavia, è che questi contributi si rivelano estremamente utili per il calcolo del diritto alla pensione. Viceversa, non contribuiscono al computo della quota di pensione finale con sistema misto o contributivo. Per fare richiesta all’INPS di questa agevolazione è necessario compilare il modello AP10 congiuntamente a tutta la documentazione richiesta.

Approfondimento

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