Come ottenere una indennità mensile INPS da 520,29 euro dopo i 65 anni

anziano

Chi ha varcato la soglia della terza età non sempre raggiunge questa stagione della vita nel pieno delle proprie capacità fisiche. In questi casi, se la persona anziana versa in uno stato di inabilità, può ricevere l’assegno di accompagnamento INPS. Nel presente articolo i Tecnici di ProiezionidiBorsa spiegano come funziona e quali requisiti sono necessari per la richiesta. Apprestiamoci dunque a vedere come ottenere una indennità mensile INPS da 520,29 euro dopo i 65 anni.

Che cos’è l’indennità di accompagnamento INPS e quando si assegna

L’indennità di accompagnamento è una delle prestazioni di tipo assistenziale che l’INPS eroga in favore di chi versa in particolari condizioni di inabilità. I beneficiari di tale assegno mensile possiedono una certificata invalidità civile totale. Inoltre, hanno difficoltà a deambulare e a svolgere azioni che rientrano nella quotidiana routine. L’assegno di accompagnamento è una prestazione che si può richiedere indipendentemente dai limiti di redditi ISEE. Gli anziani che hanno raggiunto l’età pensionabile, attualmente corrispondente a 67 anni, possono ricevere l’indennità di accompagnamento a determinate condizioni di non autosufficienza.

Quando si può ottenere l’accompagnamento

Per un anziano il requisito di non autosufficienza, oltre alla totale invalidità, è una condizione indispensabile se si desidera ricevere l’indennità di accompagnamento. Ebbene, come si valuta tale criterio se si richiede il sussidio per una persona già anziana? In questi casi, la legge prevede una specifica valutazione per l’invalidità. Quando si è in età lavorativa, i criteri che determinano il grado di invalidità per la commissione medica sono connessi alla riduzione della capacità lavorativa. Se al contrario non si è più in età da lavoro, come accade per gli anziani o i minori, i criteri di valutazione variano leggermente. Come ottenere una indennità mensile INPS da 520,29 euro dopo i 65 anni?

In questo caso, l’art. 6 del D. Lgs. 509/1988 stabilisce che si valutino le difficoltà a svolgere le funzioni ed i compiti propri dell’età. Il diritto all’accompagnamento scatta quando la commissione medica registra una comprovata non autosufficienza. Per gli anziani, si tratta ad esempio dell’impossibilità a deambulare e di un bisogno di assistenza continua. Se sussistono tali condizioni fortemente invalidanti, allora si può richiedere un accertamento INPS per verificare l’ammissibilità al beneficio.

Approfondimento

Indennità di accompagnamento: pratiche per la richiesta e l’ottenimento

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