Come ottenere un risarcimento di un danno

Come ottenere un risarcimento di un danno

 Chiunque abbia subìto un danno comprovato, secondo la legge, ha diritto ad un risarcimento. Per ottenere tale riconoscimento, perlopiù di natura economica, c’è un iter da seguire in base alla tipologia e all’entità del danno denunciato. Difatti, la prima cosa che viene verificata per valutare la sussistenza del danno, è il rapporto causa-effetto rispetto alla condotta di chi danneggia. In seconda misura, verificata tela sussistenza, si quantifica la misura del danno stesso. Per ottenere un risarcimento del danno subìto, si procede in prima battuta per via bonaria. Cosa vuol dire? Nel caso, ad esempio, si voglia denunciare il proprio affittuario di un mancato pagamento, la prima via da seguire è quella della lettera di diffida. Successivamente, qualora a tela lettera non vi sia seguito o si presenti un diniego, allora è possibile citare la controparte dinnanzi ad un giudice. In tale caso, chiunque voglia ottenere un risarcimento, dovrebbe affidarsi ad un legale e munirsi della documentazione necessaria a dimostrare il danno subìto.

Cosa va dimostrato per ottenere il risarcimento?

Come ottenere un risarcimento di un danno a questo punto? I due aspetti che vanno formalmente dimostrati sono fondamentalmente tre: il fatto illecito, il danno subìto e l’ingiustizia perpetrata. Soltanto quando questi elementi saranno dimostrati in favore della parte lesa, si potrà effettuare una richiesta di risarcimento. Secondo le consuete norme legali, per ottenere il risarcimento di un danno solitamente si procede secondo il seguente iter:

  • invio di una lettera di diffida o di vertenza;
  • tentativo di conciliazione o mediazione;
  • azione in tribunale.

Da questo sintetico elenco, si evince che l’azione in tribunale rappresenta la spiaggia ultima nel percorso per l’ottenimento di un risarcimento. Dapprima, quindi, si agisce per via bonaria e solo successivamente, e in caso di insuccesso, si cita un giudice al riguardo.

Quai tipologie di danno per quali risarcimenti?

Le procedure da seguire per ogni tipologia di danno subìto possono variare. È sempre bene rivolgersi ad un legale competente per assicurarsi una buona azione di richiesta risarcimento. In base a delle macrocategorie, è possibile distinguere i danni in:

  • danni patrimoniali: sono quelli inferti al patrimonio di una persona e direttamente quantificabili;
  • danni non patrimoniali: sono sostanzialmente il danno morale, il danno alla salute e il danno esistenziale;
  • danno tanatologico o catastrofale: sono quei danni che si verificano in situazioni di decesso di un caro a causa di un incidente causato da terzi ad esempio.

Si intuisce molto chiaramente che l’entità dei danni descritti è assai variabile. In alcuni casi, le lungaggini burocratiche potrebbero richiedere molto tempo per ottenere un risarcimento di un danno. Pertanto, laddove possibile, si consiglia sempre di optare per una mediazione efficace e conclusiva. Sarebbe meno costosa e molto più rapida per entrambe le parti.

Consigliati per te