Come ottenere il credito di imposta per sanificare e proteggere i luoghi di lavoro

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Al fine di proteggere i luoghi di lavoro e garantirne la corretta sanificazione, il Decreto Liquidità garantisce il credito di imposta alle imprese e attività. Sembra che la fase 2 del contenimento si stia avvicinando e con essa anche le misure da adottare prevedono dei precisi protocolli. Per ritornare al vecchio regime lavorativo, bisognerà anzitutto assicurare la protezione dovuta a clienti e lavoratori. È per tale ragione che il Governo, col decreto-legge 23/2020 ha inserito il credito di imposta. Esso intende agevolare l’acquisto di materiale utile alla sanificazione e alla protezione dei locali. Vediamo, nello specifico, come ottenere il credito di imposta per sanificare e proteggere i luoghi di lavoro.

L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sulle misure che disciplinano il credito di imposta

Il credito di imposta, introdotto dal decreto Liquidità, è una misura estesa alle imprese di tutte le dimensioni. Esso servirà ad acquistare prodotti e strumenti utili a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro. Ai numerosi interrogativi giunti dalle aziende e dalle associazioni di categoria, è giunta di recente la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Con la circolare n. 9/E del 13 aprile 2020, le Entrate hanno fatto ulteriore chiarezza sulle spese ammissibili. Come ottenere il credito di imposta per sanificare e proteggere i luoghi di lavoro? Un’azienda ottiene il credito di imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione quali: guanti, mascherine chirurgiche, mascherine Ffp2 e Ffp3, detergenti e disinfettanti, visiere e occhiali protettivi, calzari e tute di protezione. A ciò si aggiungono anche le spese per l’installazione di dispositivi per la sicurezza dei lavoratori come pannelli e barriere protettive.

Sospensione dei versamenti per un minore fatturato registrato

Come ottenere il credito di imposta per sanificare e proteggere i luoghi di lavoro? L’Agenzia delle Entrate precisa che la sospensione dei versamenti è valida nella misura in cui si sia registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi. Tale calo viene calcolato in base a quanto previsto dalla norma governativa per i mesi di marzo e aprile 2020. L’intenzione di sostenere le aziende alla messa in sicurezza viaggia parallelamente al tentativo di attuare una quantomai rapida ripresa economica. Nell’immediato, si potrebbero già riscontrare i primi progressi verso un’uscita dalla asfittica condizione attuale.

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