Come ottenere 2 anni di congedi retribuiti per l’assistenza a disabili e invalidi

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Lo staff di Proiezionidiborsa vi suggerirà in due minuti come ottenere 2 anni di congedi retribuiti per l’assistenza a disabili e invalidi. Può accadere infatti che col passare del tempo subentri un aggravamento delle condizioni di salute dei familiari di cui ci si prende cura. Ciò comporta una maggiore quantità di energie e di tempo da investire e dedicare alla persona disabile o invalido. E non è sempre possibile conciliare gli impegni lavorativi con le esigenze delle persone non autosufficienti. Sempre più spesso diventa necessario accompagnarli presso cliniche e centri specializzati per garantire loro assistenza e cure specifiche.

Nell’articolo “Come chiedere la pensione di invalidità civile per aggravamento della patologia” troverete informazioni utili per la richiesta di ulteriori accertamenti. In caso di peggioramento delle condizioni di salute del percettore del rateo pensionistico è possibile infatti richiedere una nuova visita da parte della Commissione sanitaria. Ciò perché un certificato medico più recente che attesti un aggravamento della patologia dà diritto al riconoscimento di una percentuale di invalidità più elevata. Vediamo adesso come ottenere 2 anni di congedi retribuiti per l’assistenza a disabili e invalidi.

Come ottenere 2 anni di congedi retribuiti per l’assistenza a disabili e invalidi

Chiariamo anzitutto che possono fruire dei congedi dall’attività lavorativa i genitori, il coniuge, i figli, i fratelli e le sorelle del soggetto disabile. Attualmente, e secondo quanto si legge nella circolare INPS n. 38/2017, anche i parenti fino al terzo grado e le unioni civili possono chiedere congedi. Possono fruire di permessi retribuiti anche i genitori adottivi. In presenza di una disabilità particolarmente grave gli anni di congedo cui si ha diritto possono diventare addirittura 3.

I due anni di congedi con diritto alla retribuzione spettano ai genitori di disabili fino al compimento del dodicesimo anno di età. Il genitore del disabile può frazionare il periodo di tempo cui ha diritto o in alternativa fruirne in modo continuato. Il diritto al congedo biennale viene meno in presenza di ricovero del disabile presso cliniche e strutture specialistiche. Ciò con l’unica eccezione per cui anche all’interno di centri specializzati si renda necessaria la presenza quasi costante del genitore lavoratore.

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