Come mangiare le castagne tra secche bollite o arrosto se si è a dieta 

Il frutto autunnale per eccellenza è sicuramente la castagna. E così, ai primi freddi, ecco che cominciano a comparire, agli angoli delle strade, i venditori di caldarroste. Una prelibatezza alla quale si tende a cedere, a costo di macchiare di scuro i polpastrelli delle dita, per via della sbruciacchiatura della buccia. Ma il profumo delle castagne che arrostiscono sui bracieri è spesso così inebriante che non si riesce a farne a meno. Se invece si è a casa, si cede pure alla tentazione di mixare castagne arrosto e mosto d’uva. Ma siamo poi così sicuri che le castagne siano indicate per tutte le persone? Per saperne di più, vediamo di capire come mangiare le castagne tra secche bollite o arrosto se si è a dieta.

Le varie forme di cottura

Con il termine caldarroste, ci si riferisce alle castagne cotte arrosto, ma questa non è certo la sola modalità di cottura. Infatti le castagne possono essere consumate bollite, ma anche fresche o secche. Sono varie le forme in cui mangiare le castagne e a parità di frutto, può essere molto diverso l’apporto calorico a seconda dei casi. Vediamo quindi di passarli in rassegna uno ad uno, iniziando dalla versione meno calorica.

Castagne bollite

La bollitura, stando alla linea sposata dai nutrizionisti, sembra essere la tipologia di cottura migliore. Il prodotto che si ottiene, per via dell’assorbimento dell’acqua, rimane più leggero e con un ridotto apporto calorico. Il senso di sazietà, che ne deriva, fa della castagna bollita un ottimo snack in grado di donare pienezza in un tempo quasi immediato.

Castagne fresche

Subito dopo, nella scala calorica, vengono le castagne fresche. È questa forse la modalità meno consueta di assunzione delle castagne. Ma alle volte potrebbe essere un’idea aggiungere delle sfoglie di castagne crude nello yogurt della prima colazione, o per insaporire le insalatone. Dopo lo castagne fresche vengono poi le castagne arrosto.

Arrosto

Le castagne cotte arrosto sono sicuramente più caloriche di quelle bollite. Ecco perché non è una sana abitudine consumare le caldarroste a fine pasto. Mentre invece un cartoccio mangiato a merenda, senza esagerare con le quantità, si rivela una buona abitudine alimentare. In fondo alla nostra lista si collocano invece le castagne secche, altrimenti note come “mosciarelle”.

Secche

Le mosciarelle sono dunque le castagne più caloriche in assoluto. Quindi, attenzione a non farne un consumo smodato, se non si vuole sovraccaricare l’organismo. Mentre in quantità ridotte, possono andare benissimo come spuntino sia per chi fa sport. Ma anche per chi ha bisogno di energia disponibile in un ridotto lasso di tempo.

Come mangiare le castagne tra secche bollite o arrosto se si è a dieta

Il rapporto tra castagne e dieta, se ben studiato, non è quindi affatto problematico come si potrebbe pensare.  Come anticipato, le castagne vanno benissimo come spuntino, in quanto più digeribili rispetto alla collocazione a fine pasto. Quanto poi alle forme di consumo più calorico, si può corerre ai ripari con del moto fisico. Se dunque, insieme all’assunzione di castagne arrosto, si prevedesse un po’ di esercizio fisico, si riuscirebbe a smaltirle più velocemente.

C’è chi sostiene che per consumare le calorie di 100 grammi di castagne arrostite, siano più che sufficienti 20 minuti di nuoto, di tennis o di corsa. Ma anche una sana camminata di una trentina di minuti a passo sostenuto. Ad ognuno quindi la sua porzione di castagne, avendo bene a mente che ciò che fa la differenza nell’apporto calorico è la modalità di cottura, l’essiccazione e i tempi di assunzione nell’arco della giornata. Ecco dunque come mangiare le castagne tra secche bollite o arrosto se si è a dieta.

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