Come l’UE accelera sulle sperimentazioni per il vaccino al Covid-19 in presenza di OGM

OMS

Un focus per capire come l’UE accelera sulle sperimentazioni per il vaccino al Covid-19 in presenza di OGM

Nella serata di martedì 14 luglio 2020 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un Regolamento importante per i tempi che corrono. A darne notizia anche il quotidiano sull’Unione Europea “Eu News”. Nel titolo del Regolamento sta scritto che le norme hanno a che fare con “lo svolgimento di sperimentazioni cliniche e la fornitura di medicinali per uso umano o costituiti da organismi geneticamente modificati destinati a trattare o prevenire il Covid-19”. Vediamo quindi ora di approfondire come l’UE accelera sulle sperimentazioni per il vaccino al Covid-19 in presenza di OGM.

Le disposizioni in deroga

In deroga al Regolamento (CE) N. 726/2004 e ad un allegato alla direttiva 2001/83 CE, si legge all’Art. 2 n.3 del documento anzidetto, è stato sancito quanto segue. Nelle domande di autorizzazione all’immissione in commercio di medicinali contenenti o costituiti da OGM, vale a dire Organismi Geneticamente Modificati, destinati a trattare o prevenire COVID-19, si verificherà quanto segue. Il richiedente la suddetta autorizzazione non sarà tenuto “a includere una copia del consenso scritto dell’autorità competente al rilascio deliberato nell’ambiente di OGM”. Queste maglie molto più larghe rispetto al passato, è sempre il Regolamento a dire, si giustificano “a fini di ricerca e intenti volti allo sviluppo in ottemperanza alla Direttiva 2001/18/EC”.

La Deroga in termini pratici

La deroga anzidetta consentirà quindi quanto segue. Le sperimentazioni cliniche con medicine per uso umano, contenenti OGM e volte alla cura o alla prevenzione del Covid-19, potranno quindi avere corso rapidamente. Ciò significa, senza una previa valutazione del rischio ambientale o un’autorizzazione preventiva. Gli standard medi di condotta, secondo l’UE, rallenterebbero troppo l’iter procedurale. Peraltro, è sempre “Eu News” a riferire “alcuni dei vaccini attualmente in fase di sviluppo si basano su virus geneticamente modificati” e quindi potenzialmente rientranti nella definizione di OGM.

Il fattore tempo

Da qui il passo compiuto da Bruxelles di aggiornare in tempi record il quadro normativo in materia di OGM. Il proposito dichiarato è quello di consentire l’esecuzione di sperimentazioni cliniche con i vaccini in tempi molto più rapidi. Va da sé che questa accelerazione si spiega in ragione dell’approssimarsi della stagione autunnale e invernale in cui il mondo intero sarà chiamato a confrontarsi con chissà quali altri sviluppi.

Durata del Regolamento

Il regolamento, specifica il Consiglio UE, verrà applicato solo per il tempo in cui il Covid-19 sarà ritenuto una pandemia dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Questo è quanto riporta il quotidiano “EU News”. Il dubbio che aleggia sui social, già in modo molto marcato, è quanto questi tempi ristretti e questo cambio di passo, possano effettivamente rappresentare una reale garanzia per le persone. Una notizia, questa, molto delicata che meriterà un monitoraggio costante per tutti i prossimi sviluppi.

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