Come investono i poteri forti sui mercati? 

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Cosa sono e chi sono i poteri forti?  Come investono i poteri forti sui mercati? 

Chiunque sogna di governare il mercato vive in piena utopia. A meno che, infatti, non sia George Soros o Warren Buffett ovvero uno dei rappresentanti dei più grandi investitori al mondo, difficilmente potrà farlo.

Seguire il mercato

I piccoli e medi investitori, però, possono imitarne la logica di investimento proporzionando la strategia alle proprie esigenze. Per questo motivo è sempre interessante vedere come investono i poteri forti sui mercati. Ed è una cosa che dev’essere fatta periodicamente perché anche Buffett, infatti, solitamente noto per adottare regole rigide sulle scelte finanziarie, è arrivato a cambiare idea. E come lui anche Soros.

Come investono i poteri forti sui mercati? L’opportunismo di George Soros

Un esempio? Partiamo proprio da quest’ultimo. George Soros, ha da sempre accusato le criptovalute di avere tutte caratteristiche della bolla. Questo, però, non gli ha impedito di investire i suoi fondi proprio nella maggiore delle cripto, dopo essersi accorto del suo crollo. E’ successo non più tardi dell’aprile scorso. Più coerente, invece, l’atteggiamento di Buffett che, scettico sul mondo delle monete virtuali, lo è restato dall’inizio.

Ma anche lui, però, si permette il lusso di infrangere qualche regola.

Le nuove regole di Buffett

Nello specifico il buyback della sua holding, era proibito a meno che il prezzo non superasse di 1,2 volte il valore contabile per azione.

Cosa che, attualmente, non è più valida. Non solo, ma anche la sua posizione scettica verso il settore tecnologico è cambiata. Per IBM, grande amore dell’oracolo di Omaha, e per Apple, non più società tecnologica tout court ma esempio di azienda che crea valore, le cose sono diverse. Tanto che recentemente, per la precisione ad agosto, Buffett ha deciso di incrementare la quota in portafoglio di azioni della ditta di Cupertino.

I due modi di investire

Quindi la differenza sostanziale rispecchia i due principali modi di investire. Da un lato George Soros, che non ha esitato a speculare sulla sterlina inglese. Celebre, infatti la sua vendita di sterline a pronti contro termine durante il mercoledì nero del 16 settembre 1992.

Risultato: banca d’Inghilterra costretta ad una svalutazione forzata e guadagno per Soros di 1,1 miliardo di dollari in un giorno.

Dall’altro, invece, Warren Buffett. In questo caso, la calma è sovrana. Il target principale, infatti, è la ricerca del valore aziendale.

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