Come investire 5.000 euro a 1 anno e ottenere comunque il massimo interesse?

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Mettiamoci nei panni di chi dispone piccole cifre (ma questa tecnica consente di accrescerle) e cerca soluzioni d’investimento interessanti. Immaginiamo che il periodo dell’investimento debba essere al massimo 1 anno e che il prodotto scelto debba garantire a scadenza il 100% del capitale investito.

Fatte queste premesse, come investire 5.000 euro a 1 anno e ottenere comunque il massimo interesse?

Le prime 3 cose da sapere

Quando si parla di investimenti il guadagno netto che otterremo a scadenza, dipenderà sempre dai seguenti elementi:

  • tempo dell’investimento: maggiore è quello disponibile, più aspettative di guadagno si possono nutrire;
  • propensione al rischio. Un tasso d’interesse basso vuol dire elevata sicurezza del capitale a scadenza, ma anche piccolo guadagno;
  • gli obiettivi di fondo del nostro investimento.

Vediamo cosa scegliere e come investire 5.000 euro fino a 1 anno

Con una propensione al rischio nulla e una durata pari a 1 anno, una buona scelta potrebbe essere il conto deposito.

Analizzando infatti i buoni fruttiferi, l’unico che riconosce integralmente gli interessi maturati esattamente dopo 1 anno, è il buono ordinario. Investendo oggi 5mila euro sullo strumento, il 4 ottobre 2022 avremo un montante finale lordo pari a 5.002,50 euro. Prima di quella data avremo diritto solo alla restituzione integrale del capitale di partenza, non agli interessi. Inoltre ha il grande vantaggio di non avere costi di acquisto, gestione e rimborso (che può avvenire in qualunque momento).

Più in generale, ecco quanto rendono 10.000 euro in buoni fruttiferi postali a breve termine e a chi convengono.

Inoltre non convengono neanche i titoli di Stato: ad esempio il BOT a 12 mesi emesso il 10 settembre rende circa lo –0,47%.

Come investire 5.000 euro a 1 anno e ottenere comunque il massimo interesse

Resta dunque il conto deposito (CD), uno strumento che garantisce due elementi. La certezza del capitale a scadenza, per importi fino a 100mila euro. Questa considerazione vale per gli emittenti che aderiscono al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). In secondo luogo possiamo contare su un interesse positivo, che varia in base a diversi elementi.

Vediamo quali di essi tenere conto per cercare di massimizzare il rendimento.

Pesa anzitutto la scelta del tempo dell’investimento. Un CD a 3 mesi rende di norma meno rispetto a uno a 6 o 12 mesi emesso sempre da uno stesso intermediario. In secondo luogo influisce anche il tipo di deposito: quello a vincolo rende sempre di più rispetto a quello libero. In ultimo citiamo la presenza di particolari promozioni, specie quelle riservate ai nuovi clienti o alla nuova liquidità.

Uno sguardo ai rendimenti

Abbiamo fatto una rapida ricerca in rete e scoperto un CD semivincolato che rende l’1% lordo a 1 anno. Quindi a scadenza si avrebbe un guadagno netto di 32 euro scarsi. Passando invece a un prodotto completamente libero, il guadagno netto crolla a 5 euro scarsi. Ricordiamo che stiamo sempre ipotizzando un investimento iniziale di 5.000 euro.

Passando invece alla scadenza a 6 mesi, i guadagni netti passerebbero, rispettivamente, a circa 16 e 2,40 euro.

Il “segreto”, dunque, sta nello sfruttare tutto il tempo disponibile e scegliere, se possibile, il prodotto vincolato. Bisogna, infatti, essere abbastanza sicuri di non dover disporre anzitempo dei soldi investiti.

Approfondimento

È sorprendente quanti soldi si guadagnano in 4 anni impiegando una parte dei 18.000 euro di deposito sul conto corrente.

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