Come interpretare i numeri negativi dei Non Farm Payrolls USA?

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Crollo drastico dei numeri riguardanti i nuovi posti di lavoro registrati ad agosto negli Stati Uniti. Contro previsioni che arrivavano a 763mila nuove unità, la realtà di fatti, e soprattutto il report pubblicato dal Dipartimento del Lavoro, ha portato numeri che non superano le 235.000 nuove posizioni aperte.

Come interpretare i numeri negativi dei Non Farm Payrolls USA? Un’analisi della situazione deve prendere in considerazione diversi elementi. Il primo è il mese di agosto, mese notoriamente difficile da valutare dal momento che è zavorrato dal fattore vacanze. Il che lo rende un indicatore non pienamente affidabile sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce. Senza contare che, com’è ormai noto, la variante Delta ha dato un colpo pesante, e per giunta non previsto, sulla ripresa.

Come interpretare i numeri negativi dei Non Farm Payrolls USA?

Di fatto, meno posti di lavoro indicano un’economia che è ancora bisognosa di aiuti da parte della Banca centrale. Il che potrebbe far pensare ad un tapering ulteriormente rinviato. Lo stesso numero uno della FED aveva più volte sottolineato la necessità di avere dati solidi sul mondo del lavoro per poter dare vita all’exit strategy chiesta da molti membri del FOMC. Il problema, però, resta sempre una Borsa USA estremamente tirata. Di queste ore la conferma degli ennesimi record per un rally che dura, ormai, in maniera ininterrotta, praticamente da 7 mesi. Da qui la paura che ogni piccolo problema possa avere un effetto domino anche sul resto dei listini di Wall Street.

In particolare, in apertura gli operatori hanno registrato una leggera flessione sull’S&P 500. Ma immediatamente dopo anche Nasdaq e Dow Jones hanno preso la stessa strada dirigendosi, insieme al resto delle Borse internazionali, in territorio negativo. Con saldi parziali a volte anche pesanti. Infatti quando in Italia mancavano poco meno di 10 minuti alle 16, Piazza Affari perdeva lo 0,86%. Il tutto mentre già in mattinata le Borse del Vecchio Continente erano partite in sordina spaventate più che altro da una pesantezza intravista sui PMI cinesi, giunti in territorio negativo. Numeri alla mano, il PMI manifatturiero di agosto è entrato in contrazione con 49,2 punti dai precedenti 50,3. Un calo che va anche oltre le attese, a loro volta fiduciose di trovare un risultato almeno di 50,2 punti. Ma quel che conta è il fatto che, a prescindere dalle previsioni soddisfatte o meno, il risultato è inferiore a quel livello dei 50 punti che divide la crescita economica dalla contrazione. Alla luce di questo dato, perciò, i numeri dei NFP (Non Farm Payrolls) statunitensi potrebbero avere un’altra interpretazione.

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