Come il Covid impatterà su economia, Borse, mercati finanziari e i nostri soldi?

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Ogni grave crisi che si rispetti ha sempre due ordini di ripercussioni: il primo sulla finanza, la Borsa, i soldi. La seconda ha invece un’anima economica: il nostro lavoro e/o azienda, i consumi, le scelte che faremo nel breve-medio tempo. Sono due facce della stessa medaglia: è unica, ma ha due nomi differenti. Ecco allora che provare a capire “come potrebbe andare” aiuterebbe a pianificare meglio il tutto. Detta diversamente, come il Covid impatterà su economia, Borse, mercati finanziari e i nostri soldi? Un report della BCE (“Alternative scenarios for the impact of the COVID-19 pandemic on economic activity in the euro area”) ha affrontato la questione. Illustriamo qui le principali conclusioni di questo pregevole lavoro. Che pur non costituendo delle proiezioni macroeconomiche (usciranno a giugno 2020) meritano una riflessione.

I tre scenari di partenza

Data la natura completamente nuova dell’attuale crisi, gli economisti BCE hanno ragionato su tre distinti scenari. Uno ‘lieve’, uno ‘medio’ e uno ‘grave’, a seconda di come i fattori impatteranno sull’economia dell’Eurozona. Le variabili considerate attengono:

1) all’impatto del lockdown,

2) il tipo di ripresa in Fase-2,

3) le aspettative di mercato,

4) la ripartenza definitiva.

Come combinano queste variabili tra di esse? Lo scenario roseo è legato a possibili rapidi progressi farmacologici, che restituirebbero un veloce ritorno al passato. Insomma, molta rigidità iniziale, con impatti economici pesanti ma temporalmente circoscritti. Quella intermedia condivide la rigidità iniziale, ma l’unisce a misure di contenimento più rigorose e protratte.

Con l’ovvia conseguenza di ritardare il ritorno alla normalità e ai livelli pre-Covid sia del Pil che delle Borse. Il 3° scenario è quello più grave, che in buona sostanza poggia su limitati esiti della lotta al contagio. A cascata ne deriverebbero rigide misure di prevenzione anche fuori dal lockdown. Uno scenario del genere costituirebbe una pesante palla al piede per qualunque forma di ripresa economica. Lasciando dietro di se cicatrici profonde e permanenti.

Crisi settoriali e asset class

Il report BCE passa in rassegna alcuni nessi tra Covid-19 e determinati impatti sull’economia. Il 1° in esame concerne il diverso impatto che le misure di contenimento avranno sui settori economici UE. Dalla figura in basso si evince come il crollo sia più forte per le attività dei servizi, specie quelle legate a viaggi e all’ entertainment in generale. Ma non andrà poi tanto meglio per altri settori dell’economia, tipo trasporti, real estate, commercio al dettaglio, ristorazione. Ancora, stimano una perdita economica totale pari al 30% del valore aggiunto, ma che varia in funzione dei singoli Stati. Tali perdite, come da grafico BCE sono attese maggiori per la prima dell’anno e in diminuzione nel corso del 2° semestre 2020.

Strategie per il piccolo investitore

Ora, questo flusso di informazioni a cosa potrebbe servire al piccolo risparmiatore? È ovvio, potrebbe costituire la base tanto della sua asset allocation quanto della specifica ripartizione per settori produttivi dei singoli investimenti. Abbiamo ancora un altro importante nesso tra le conclusioni dello studio e i nostri investimenti. L’analisi BCE rileva come le misure di contenimento adottate in ogni angolo del mondo impatteranno negativamente sul commercio internazionale. Per il 2020 si aspettano un calo della domanda di beni UE da parte del resto del mondo pari al 7%, 11% e 19% per i 3 scenari. Ora, se i corsi di Borsa seguono “lo stato di salute” delle sue aziende, è inevitabile che quelle più legate all’export patiranno di più.

Come il Covid impatterà su economia, Borse, mercati finanziari e i nostri soldi?

Ma la domanda clou di ogni investitore è: quando le Borse ritorneranno ai loro massimi, all’era pre-Covid? Più che la sfera di cristallo ci potrebbe essere assai utile il grafico sottostante. Che considera il Pil dell’Eurozona da marzo 2020 a tutto il 2022. Si evince come il crollo sia marcato in questo semestre e pari (stime BCE) al 5%, all’8% e al 12% per i 3 scenari. E i recuperi di ricchezza come saranno? Il report indica una risalita del Pil per il 2021 pari al 6%, 5% e 4% per i 3 casi. Ovvero un 2021 in netto e deciso miglioramento rispetto all’attuale, salvo colpi di scena del Covid-19. Solo nello scenario peggiore il PIL reale si attesterebbe a un livello più basso di quello di fine 2019, e persisterebbe per tutto il 2022.

Ora, il listini di Borsa seguiranno lo stesso trend? Tre risposte sono certe. Primo: vale sempre la regola elementare che ogni Stato avrà un percorso di caduta e di rinascita tutto suo. Ecco allora che torna in auge il discorso della diversificazione geografica in ragione del Pil. Secondo: i mercati finanziari spesso anticipano gli eventi, nel senso che prezzano oggi quello che sarà da lì a breve. Terzo: si è ancora in pieno clima Covid-19, per cui ogni forma di “lassismo”, anche nella gestione finanziaria, potrebbe avere un prezzo. Amaro.

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