Come funziona la Repubblica italiana? Il Parlamento

vitalizio parlamentari

Se vi siete mai chiesti come funziona la Repubblica italiana, questo articolo fa per voi. Di solito se ne sentono di tutti i colori. Presidente del Consiglio non eletto. Non votiamo mai. Ultimamente ho sentito persino parlare di dittatura per la proroga dello stato d’emergenza legato alla pandemia di Covid-19.
La politica è complicata, ma anche la disinformazione dà il suo contributo.

Ecco allora una rapida guida su come funziona la Repubblica italiana. In questo articolo parleremo nello specifico del Parlamento e delle sue funzioni.

Il Parlamento della Repubblica italiana

Il Parlamento come lo conosciamo oggi risale al Secondo Dopoguerra. Detiene il potere legislativo, ossia è l’organo competente ad emanare le leggi (salvo eccezioni di cui parleremo in un altro articolo). Il Parlamento è formato da due Camere, la Camera dei Deputati e il Senato. Nella prima siedono 630 deputati, ci cui 12 eletti come rappresentanti degli italiani all’estero. I deputati vengono eletti da tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni. Per essere eletti bisogna aver compiuto 25 anni.

Il Senato, invece, comprende 315 senatori, più i senatori a vita (ad oggi solo sei). Per votare al Senato, è necessario aver compiuto 25 anni e per essere eletti se ne devono avere almeno 40.

Il bicameralismo perfetto

Le due Camere hanno gli stessi poteri. Per questo si chiama “bicameralismo perfetto“. E sempre per questo motivo, spesso per emanare leggi ci vogliono tempi lunghi.

Il Parlamento lavora per commissioni, ossia gruppi più piccoli in cui si preparano i documenti e le proposte da discutere di fronte a tutti. Una volta che una delle due Camere ha approvato una proposta, deve mandarla all’altra Camera. Se l’altra decide di cambiare anche solo una virgola del testo inviato, la prima Camera dovrà rivotare di nuovo il testo. Semplice vero?

Ma perché questa cosa così strana? Siamo gli unici al mondo ad avere questo modello!

Per capire come funziona la Repubblica italiana, è importante ricordarsi da dove essa è nata. La guerra era appena finita e la paura di una nuova dittatura spinse i Costituenti a scegliere delle regole molto ferree. Si cercava di evitare che la maggioranza potesse imporsi sulle minoranze. Tuttavia oggi, dopo oltre settant’anni, ci ritroviamo con qualcuno che si approfitta del sistema per rallentare la procedura.

Come funziona la Repubblica italiana: il voto di fiducia

Quando sento dire che il Presidente del Consiglio non è eletto dal popolo, mi vengono i brividi. Permettetemi di essere chiara. Il popolo non elegge il Presidente del Consiglio. Mai. In nessun caso.

Il popolo elegge i suoi rappresentanti in Parlamento. Il partito di maggioranza relativa o l’eventuale coalizione vincente, proporrà un candidato Presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica in carica. Il Presidente della Repubblica affiderà al candidato il compito di verificare che ci siano le condizioni per creare un governo. Se tutto va bene, il candidato presenta la sua lista dei Ministri al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo nomina il governo.

Il Parlamento espire un voto di fiducia nei confronti del governo nominato. Insomma, dice se il governo gli piace o meno. Quando al Parlamento non piacerà più il governo, proporrà un voto di sfiducia. Ma di questo parleremo in un altro articolo.

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