Come funziona la gestione separata dell’INPS?

INPS

Come funziona la gestione separata dell’INPS? Innanzitutto, di che cosa si parla? La gestione separata è un fondo pensione. E’ finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati. Nasce con la riforma Dini. Qual’era lo scopo di questa riforma? Tra gli altri, di assicurare la tutela della previdenza. Tutela a categorie di lavoratori fino ad allora escluse. Ciò si è potuto ottenere essenzialmente in tre modi.

Nel primo si è disposta la costituzione di nuovi fondi previdenziali. Nel secondo si sono aggregate alcune categorie di professionisti. Dove? A casse professionali già esistenti. Nel terzo si è disposta l’iscrizione alla gestione separata a tutti gli altri. Cioè a tutte le categorie residuali di liberi professionisti. Professionisti per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale. Ma anche della quasi totalità delle forme di Co.Co.Co.. Collaboratori che fino ad allora non avevano mai beneficiato di alcuna disciplina specifica. Né giuridica, né previdenziale. Infine, della categoria dei venditori a domicilio.

Come funziona la gestione separata dell’INPS?

Con successive disposizioni di legge sono state aggregate alla Gestione anche altre categorie. Che elenchiamo per comodità e completezza. Gli spedizionieri doganali non dipendenti. Gli assegni di ricerca. Chi prende borse di studio per i corsi di dottorato di ricerca. Gli amministratori locali. I beneficiari di borse di studio per la mobilità internazionale degli studenti. Ed anche degli assegni per altre attività. Cioè tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero. I lavoratori autonomi occasionali. Gli associati in partecipazione. E i medici con contratto di formazione specialistica. Infine, i Volontari del Servizio Civile Nazionale. E i prestatori di lavoro occasionale accessorio.

La possibilità di essere iscritti di tali soggetti è strettamente connessa ad una qualificazione. In particolare, a quella fiscale dei redditi che percepiscono. Bisogna, in questi casi, fare riferimento alla base imponibile delle singole categorie. Tutti i nuovi soggetti ed i venditori porta a porta sono stati assimilati ai Co.Co.Co.. Identiche sono quindi modalità di iscrizione, ripartizione del contributo, versamento e denuncia. Identiche anche le regole di applicazione delle aliquote e del massimale. Ma anche le modalità di accredito contributivo e le prestazioni, pensionistiche e non. Prestazioni cui hanno diritto secondo le regole generali della gestione separata. Comuni, quindi, anche ai liberi professionisti.

Gestione separata: chi versa i contributi?

Quali sono i soggetti tenuti al versamento? In alcuni casi il versamento spetta al datore di lavoro/committente. In altri ai lavoratori. I liberi professionisti procedono autonomamente, tramite modello F24. I collaboratori rientrano nei lavoratori dipendenti. I contributi sono quindi per un terzo a carico del lavoratore. E per due terzi a carico del datore di lavoro. Per i lavoratori occasionali, sarà il datore di lavoro a versare il dovuto.

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