Come fare soldi con lo zafferano. Una spezia che vale oro

zafferano

Pochi sanno che è possibile fare soldi con la vendita dello zafferano. Ogni grammo di questa preziosa spezia vale 20 o 25 euro. Sale a 30 euro il costo dello zafferano italiano in stimmi, perché di qualità superiore rispetto a quello più noto della grande distribuzione in bustine. Lo zafferano disponibile nei supermercati italiani è spesso di provenienza estera essendo più competitivo sui mercati. Giunge per lo più dalle coltivazioni dell’Asia Minore, ma anche da Spagna e Grecia.

Una spezia preziosa

Perché è così alto il prezzo dello zafferano? Perché da una coltivazione di centinaia di metri quadri si ricavano poche decine di grammi della preziosa spezia. Della pianta si possono utilizzare solo gli stimmi, cioè tre sottili filini presenti in ogni fiore.

Simulazione di un business plan

Forniremo dati indicativi perché il numero dei fiori prodotti da un bulbo varia in relazione alla sua dimensione, alle condizioni climatiche e alla concimazione. In media si possono preventivare 30.000 fiori a fronte di 10.000 bulbi che tradotti in ricavo ci consentono di ottenere 200 grammi di zafferano. Passiamo ora alla distribuzione. Si guadagnano 20/25 euro a grammo se il cliente finale della spezia è un privato. I ricavi si dimezzano in presenza di altri intermediari, ma a fronte di guadagni inferiori è assicurata una più capillare distribuzione dello zafferano. Fornendo la spezia al settore ristorazione, si potrà alzare il prezzo di vendita rispetto a quello del grossista, soprattutto in caso di ristoranti stellati.

Come fare soldi con lo zafferano: vendere i bulbi 

Anche la vendita dei bulbi assicura guadagni promettenti. Interessati all’acquisto di bulbi sono i coltivatori desiderosi di realizzare uno zafferaneto che potranno comprarli a numero (cioè a migliaia) o a peso, (cioè al quintale). Maggiori gli introiti garantiti dalla vendita al cliente privato, ma necessita di un importante investimento in termini di pubblicità e di contatti. Solo i vivaisti muniti di apposita certificazione sono autorizzati alla vendita di bulbi. Ciò per evitare il propagarsi di eventuali malattie fungine.

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