Come evitare problemi quando si prende un taxi

Taxi

Una premessa è doverosa: col presente articolo non si vuole demonizzare la categoria, fatta di professionisti seri e competenti che, come spesso accade ultimamente, devono fare i conti con i tanti, gravi problemi economici che ha portato con sè la crisi del Covid. Con tutte le conseguenze annesse. Purtroppo, però, come accade, alcuni (per fortuna pochi) soggetti rischiano di gettare fango sull’intera categoria. In ogni settore professionale e lavorativo  c’è chi cerca di vivere con degli  espedienti e semmai infrangere la legge. Oggi ci occuperemo di quelle situazioni spiacevoli che potrebbero capitare quando si prende un taxi.  O per meglio dire, come evitare problemi quando si prende un taxi. Andiamo ad indicare i casi spiacevoli e non rispettosi delle regole/leggi ma questo non significa che i comportamenti indicati siano routine anzi, fortunatamente crediamo decisamente che non sia così nella stragrande maggioranza dei casi. Ed è a questi pochi casi che è indirizzato questo articolo che consiglia come evitare problemi quando si prende un taxi.

A volte volte ci saremo accorti che il tassista prende la strada più lunga, casomai credendo di avere a che fare con dei turisti che non conoscono la zona. Oppure, abbia manipolato il tassametro per accollarci una spesa maggiore?

Come deve funzionare il tassametro

Il tassametro è lo strumento che dovrebbe determinare il prezzo della corsa. A fronte di ciò, occorre sapere che le tariffe dei taxi possono cambiare da città a città, in quanto vengono decise dai Comuni. Per tale ragione, il tassista potrebbe inserire nel tassametro altre tariffe se il cliente gli chiede di allontanarsi dal centro urbano. Ciò in quanto egli può cambiare manualmente le diverse tariffe. Inoltre il tassametro ha diverse posizioni di funzionamento. Quelle che interessano al passeggero sono:

a) libero, che significa che l’auto è vuota, in attesa di richiesta del servizio da parte di un cliente.

b) occupato che indica che c’è un cliente nell’auto, cioè che è iniziata una corsa. Il tassametro deve mostrare l’importo e la tariffa utilizzata. Alcuni apparecchi sono in grado di mostrare anche le tariffe aggiuntive. Si tratta di quelle che indicano il costo del bagaglio, della corsa extraurbana ecc.

c) importo, che è la somma a pagare a fine corsa. Inoltre, il suo funzionamento è calcolato in base al tempo e alla distanza, mentre lo scatto indica l’aumento della tariffa che si produce durante la corsa. Essa, viene calcolata in base ai due predetti elementi, chilometri e tempo. Per capire come evitare problemi quando si prende un taxi va preso in considerazione anzitutto il funzionamento del tassametro. Poi, vi sono altri accorgimenti che bisogna adottare.

Come accertare il tragitto troppo lungo

Per controllare la giustezza del tragitto seguito dal taxi, basta controllare sulla app. Oppure basta andare su Google Maps o applicazioni simili. In tal modo, sin può controllare il percorso che sta facendo l’auto e quindi se il tassista fa deviazioni inconsuete, giri troppo lunghi ecc. A quel punto, chiederemo delle spiegazioni e se queste non convincono, basta prendere il numero di licenza, il nome dell’autista, il numero di targa e fare una segnalazione. Questa va presentata al Comune in cui si è preso il taxi. L’ente locale potrà, a quel punto, adottare le misure del caso, fino a revocare la licenza. E’ quanto stabilito da una sentenza del Consiglio di Stato, nel caso di un tassista che aveva allungato una corsa, aumentando l’importo pagato dal cliente.

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