Come evitare l’ansia e diminuire i sintomi

coronavirus

Le misure di contenimento del virus, quindi anche la quarantena forzata, sono state ufficialmente prolungate fino al 13 aprile. Una necessità dettata da situazioni estreme ma che potrebbe, in casi altrettanto estremi, prolungarsi. Ecco che si potrebbero prospettare problemi come l’ansia. Come evitarla e diminuire i sintomi?

Ansia e stress post traumatico

Una cosa è certa: anche dopo la fine dell’emergenza, si dovrà fare i conti con una sorta di “convivenza” con il virus. La distanza sociale dovrà restare e molte restrizioni continueranno ad essere imposte. La popolazione italiana, e non solo lei, si è scoperta incredibilmente fragile, incapace di gestire una clausura forzata. In molti hanno voluto sottolineare il fatto che, attualmente, è come se fossimo in guerra. Altri hanno invece ricordato che la guerra, quella vera, era ben altra cosa. Molto più difficile, grave, pericolosa. Ed ansiogena. Come evitare l’ansia e diminuire i sintomi. C’è un comune denominatore con l’ansia? Sì, lo stress post traumatico. Seppur con i dovuti distinguo.

Lo stress cronico

Non bisogna dimenticare, infatti, che ogni reazione di ogni singolo individuo dev’essere correttamente contestualizzata. Sebbene l’essere umano sia tendenzialmente portato ad abituarsi ad ogni situazione, non bisogna dimenticare che quella che stiamo vivendo è una situazione di stress cronico. Fattore, quello della cronicità, che può rivelarsi particolarmente insidioso. Come evitare l’ansia e diminuire i sintomi? Noi, oggi, siamo a rischio ansia perché, per nostra fortuna, non conosciamo guerra nè carestia. Inoltre, proprio perché viviamo in una società fondamentalmente sana, almeno da un punto di vista fisico, non conosciamo la paura di una pandemia.

Ansia e depressione

Insomma, più che in guerra ci si trova catapultati in una realtà distopica, degna di un film di fantascienza. Ovvio, dunque, che si possano sviluppare stati di ansia, depressione e, in alcuni casi, anche alcuni casi di disturbo post-traumatico da stress. Alcuni sintomi? Potrebbero essere considerate delle spie da monitorare eventualmente, l’insonnia, paure e fobie ingiustificate, comportamenti compulsivi dettati dalla paura del contagio.

Le fasce più a rischio

Il pericolo, però, è che alcune conseguenze delle misure restrittive imposte si potrebbero manifestare adesso ma potrebbero trascinarsi anche per diversi mesi dopo la fine della quarantena stessa. Quali sono le fasce più a rischio? Oltre ai soggetti psicologicamente più fragili e quelli con un background emotivo difficile, anche gli operatori sanitari ma anche i parenti delle vittime del coronavirus. In questo caso si potrebbero evidenziare, oltre ai normali stati d’animo tipici di un lutto, anche un prolungato senso di colpa e di frustrazione per non essere riusciti a proteggere i propri cari o per non averli potuti assistere fino all’ultimo.

Come evitare l’ansia e diminuire i sintomi?

Prima di tutto è bene sfruttare la tecnologia per spezzare, seppur virtualmente, l’isolamento. Inoltre può essere utile riuscire ad avere informazioni certe, precise e, soprattutto, affidabili su cosa fare (e non fare) durante la quarantena. Avere un’immagine chiara dei provvedimenti può essere un elemento che permette di evitare l’ansia e diminuire i sintomi. Soprattutto se queste informazioni e queste regole da adottare vengono confermate anche da operatori sanitari o da personale esperto.

Un consiglio per chi ha figli e famiglia

Non trascurare l’alimentazione (anzi approfittare per migliorarle) e l’aspetto fisico (la quarantena è un’ottima occasione per provare nuovi trattamenti fai da te, cure del sonno e tisane depurative) . Ultimo consiglio per chi ha figli e famiglia e cerca di capire come evitare l’ansia e diminuire i sintomi: è necessario stabilire regole di convivenza. Chi solitamente esce al mattino per andare a lavorare e torna la sera, non si rende conto di quanto possa essere faticosa la convivenza h24.

 

Consigliati per te