Come evitare il pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente?

Come evitare il pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente

Ci sono dei modi per evitare il pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente? Ci sono delle situazioni in cui è possibile rifuggire la corresponsione dell’imposta ed evitare quindi uno spreco inutile di soldi. Molti risparmiatori, nella revisione del proprio estratto conto, si saranno accorti di una voce riferita all’imposta di bollo. A questa voce, in molti casi corrisponde una somma che la banca ha detratto da conto corrente di ciascuno a nome dell’imposta di bollo? Cos’è? E soprattutto, come evitare il pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente?

Come funziona l’imposta di bollo sul conto corrente

L’imposta sul bollo nasce ad opera del D.P.R. n. 642 del 1971 e nel corso del tempo non è mai stata abrogata. Questo balzello è un ‘imposta patrimoniale che si applica ad ogni singolo rapporto bancario o postale. Questo vuol dire che coinvolge tanto i conti correnti quanto i libretti postali.  Gli istituti di credito applicano diversi importi alle imposte di bollo che vengono calcolati in base a diversi fattori. Generalmente, l’importo varia in base all’intestatario del conto. Se si tratta di una persona fisica, il pagamento corrisponde a circa 34,20 euro all’anno.

Quando il conto si intesta ad una azienda, l’imposta ha un valore di 100 euro l’anno. La a movimentazione del conto corrente non concorre all’applicazione o alla variazione sugli importi dell’imposta di bollo. Anche chi possiede un conto che movimenta pochissimo sarà incluso nel pagamento. Diverso è il caso della giacenza media. Quest’ultima può fare la differenza sull’applicazione dell’imposta di bollo. Ci sono delle situazioni in cui il risparmiatore è esente dal pagamento della tassa. Vediamo, dunque, come evitare il pagamento dell’imposta di bollo sul conto corrente.

In quali casi è possibile non pagare

L’imposta di bollo sul conto corrente non si paga quando il valore della giacenza media periodica non supera i 5 mila euro. In questo potrebbe essere difficile sfuggire dal pagamento della tassa. La ragione è molto semplice. Alcune banche effettuano una rendicontazione trimestrale. In questo modo, il calcolo della giacenza viene effettuato su 90 giorni e non su 30. Viene da sé la difficoltà che il correntista ha di mantenere bassa l’asticella del limite posto. Possono evitare il pagamento dell’imposta di bollo:

a)i conti correnti delle Pubbliche Amministrazioni;

b)i conti correnti intesati ad organizzazioni senza scopo di lucro;

c)i conti correnti di famiglie con ISEE inferiore ai 7.500 euro. in quest’ultimo caso è preferibile presentare il modello ISEE al proprio istituto bancario affinché si sia dispensati dal pagamento.

Fatta esclusione per le eccezioni descritte, in tutti gli altri casi ciascun correntista si vedrà applicare al proprio conto corrente l’imposta sul bollo.

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