Come effettuare un reso in un negozio e online

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Negli ultimi mesi, a causa delle restrizioni imposte dal Governo alle attività commerciali, sempre più italiani hanno effettuato acquisti online. I negozi virtuali sono diventati l’opzione preferita da molti italiani per diverse tipologie di acquisti, tra cui calzature e abbigliamento. In questi casi, è però piuttosto frequente ritrovarsi un capo che non calza a pennello e diventa quindi necessario effettuare un reso. Questa opzione è possibile anche nei negozi tradizionali seppur con minor frequenza. Un punto vendita consente infatti di provare i capi esposti e di verificare di persona se corrispondono alle aspettative e vestono correttamente. Proprio la diversa esperienza d’acquisto influenza la possibilità di effettuare un ripensamento ed ottenere un rimborso. In questo articolo analizzeremo i diritti dei consumatori per capire come effettuare un reso in un negozio e online.

Il diritto di recesso

Per capire come effettuare un reso in un negozio e online bisogna innanzitutto chiarire perché si intende restituire il proprio acquisto. L’articolo 128 del Codice del consumo prevede infatti una garanzia biennale sui prodotti acquistati presso qualunque commerciante. In caso di malfunzionamento o difetto di conformità del prodotto acquistato, il consumatore avrà quindi diritto alla sua sostituzione o al rimborso. Per gli acquisti effettuati fuori dai locali commerciali, come ad esempio online, la normativa prevede anche il recesso per ripensamento. In altre parole, entro 14 giorni dal ricevimento, il cliente può sempre restituire il bene ed ottenere il rimborso. Senza quindi la necessità di una motivazione specifica o di un malfunzionamento dell’oggetto acquistato. Insomma, se ci si accorge che taglia o colore di un vestito acquistato online non sono soddisfacenti lo si potrà cambiare. Questo diritto non vale però per gli acquisti effettuati in un negozio.

Come effettuare un reso in un negozio e online

Quando si decide di effettuare un reso, è importante darne immediata comunicazione al commerciante. Abbiamo analizzato che gli articoli 52 e 57 del D. Lgs 21/2014 prevedono 14 giorni di tempo per provvedere al recesso. In caso di difformità o malfunzionamento, invece, il Codice del consumo stabilisce un periodo di due anni per la contestazione. Una volta consegnato o spedito il bene al venditore, il rimborso avverrà con le stesse modalità utilizzate per il pagamento. L’esercente dovrà anche rimborsare le spese di spedizione ma potrà limitare questo risarcimento all’opzione più economica. Ricordiamo che il recesso non è possibile in caso di prodotti confezionati su misura o alimentari deperibili. Abbiamo trattato un rischio connesso a quest’ultima categoria merceologica in un recente approfondimento.

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