Come è meglio consumare le verdure: crude o cotte?

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Una guida per capire come è meglio consumare le verdure: crude o cotte

Con l’arrivo del caldo, le verdure non possono mancare sulla nostra tavola. La maggiore esposizione al sole, infatti, non solo le rende più gustose al palato, ma anche più consigliate per la loro capacità di reintrodurre acqua nell’organismo. E con i liquidi che si perdono nel processo di sudorazione, un bella porzione di verdure al giorno non può che fare bene. Vediamo quindi di capire come è meglio consumare le verdure: crude o cotte.

Consumo di vegetali crudi o cotti

Quanto alla modalità di consumo delle verdure, l’eterno dilemma è quello che riguarda la loro assunzione. Meglio cioè le verdure crude, al fine di preservare tutte le sostanze nutritive, o invece cotte, per affaticare meno l’intestino? E ancora ci sono delle verdure che si prestano più di altre al consumo crudo o cotto? E, inoltre ci sono modalità di cottura che si sposano con le verdure? Mille domande, dubbi, indicazioni e controindicazioni ai quali si cercherà di fornire supporti di valutazione.

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Gruppo dei crudi

Nel gruppo dei vegetali da consumare, di preferenza crudi, stando a quanto dichiarato dai nutrizionisti, vanno annoverati i seguenti. In pole position sicuramente i finocchi, ma anche gli spinaci, i cetrioli, i pomodori rossi, le cipolle e le insalate. Questo perché, in tal modo, gli antiossidanti di cui sono ricche tali verdure, vengono assimilati dal nostro corpo con maggiore facilità. Ciò contribuirà a contrastare i radicali liberi, tra i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.

Gruppo dei cotti

In altri casi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sarebbe preferibile invece il consumo di verdure precedentemente cotte, ma mai stracotte. Sembra infatti che si sia in grado di assumere più betacarotene tramite delle carote bollite, piuttosto che crude. Questo perché le fibre di tale sostanza diventerebbero più digeribili e assimilabili a seguito di una  leggera bollitura. Tra le verdure che ci “guadagnano” con la cottura anche le zucchine e le melanzane. Ma anche certi tipi di pomodori, le crucifere in genere, i fagiolini, gli asparagi e la zucca. Tutti casi in cui dunque la previa cottura consentirebbe alle verdure di preservare maggiormente i loro nutrienti di base.

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