Come difendersi dalle truffe che rovinano la vacanza?

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Estate 2020, come difendersi dalle truffe che rovinano la vacanza? Non si tratta di un voler essere negativi, quanto invece l’esigenza di essere concreti e realisti al 100%. Vi sono infatti più di 500 truffe e frodi online ogni giorno secondo una recente elaborazione dell’Unione europea delle cooperati vie (Uecoop). Che ha parlato addirittura di “una giungla di trappole”. Quindi c’è poco da stare sereni: i numeri sono così importanti al punto per cui l’essere vigili e prudenti non è un vezzo quanto una necessità. Procediamo con ordine per capire dove sta il raggiro e quindi come difendersi dalle truffe che rovinano le vacanze.

Il “miele” che attira …

Il crimine – anche in formato cyber – va sempre dove stanno i soldi. E il mercato delle case-vacanza in affitto d’estate è un piatto forte che non li lascia affatto indifferenti. Due numeri su tutti: secondo l’Istat c’è una potenziale domanda di case chieste in locazione fatta di 7 milioni di italiani. Che nel complesso mobiliteranno 13 miliardi di euro, molti dei quali transiteranno appunto per il canale online. Ergo …perché non infilarsi? È il loro retropensiero. E i modi per farlo, nascosti dietro l’anonimato di uno schermo, non mancano, anzi ne hanno a iosa.

Propongono, afferma Uecoop, “truffe di ogni tipo. Come la vendita di pacchetti vacanze mai organizzate, di case mai esistite o di camere di albergo all’insaputa degli stessi hotel”. Diabolici, a usare un eufemismo. E che danno corpo a un trend in costante ascesa sia delle truffe perpetrate che delle casistiche riscontrate nel quotidiano. Oltre che sul portafoglio e una vacanza andata male di mezzo.

Il raggiro “rovina vacanze”

L’astuzia di chi delinque è fuori dal comune e cura ogni singolo dettaglio della catena del “rovina vacanze”. Di norma l’immobile proposto in affitto è corredato di ogni minimo particolare, così la “vittima” ha poco da chiedere …e telefonare. Infatti il contatto non manca e dall’altra parte del telefono risponde sempre qualcuno almeno fintanto che il passaggio di denaro non è avvenuto.

Il rapporto Uecoop invita a prestare attenzione ai numeri civici inseriti nell’annuncio. Può infatti capitare o che non si vedano nelle foto pubblicate (numeri coperti da cartellonistica, vegetazione, altro) o che non compaiano sulle mappe online. In merito al pagamento, il conto (o la carta) da bonificare risulta sempre intestato a un nullatenente. Di modo che, se rintracciato, non restituirà mai un fico secco.

Come difendersi dalle truffe che rovinano la vacanza?

A cosa, inoltre, riporre massima attenzione? Alle foto degli interni, che spesso redimono a “suite” ambienti che magari sono più affini a una stalla o a un deposito attrezzi. Oppure realizzano foto col mare in vista mentre magari in quel posto del mare non v’è alcuna traccia.

Come uscirne vivi da questa “giungla di trappole”? La ricerca Uecoop suggerisce poche, ma basilari regole:

  1. Optare per i siti online noti, conosciuti, ufficiali.
  2. Spulciare per scoprire (e leggere) di altre eventuali recensioni di altri pregressi clienti.
  3. Se si dispone di qualche persona fidata nei paraggi del luogo scelto, chiedere a lei “il fastidio” di andare a controllare di persona.
  4. Discettare da rapporti “servizio casa/prezzo” troppo convenienti.

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