Come difendersi dalle società di recupero crediti

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Lettere minacciose, telefonate sgradite e reiterate, a volte addirittura sconosciuti che bussano alla porta. Le società di recupero crediti possono essere davvero invadenti e fastidiose. Ovviamente questo è voluto perché il loro intento è farci pagare debiti non saldati. Le società di recupero crediti operano in base all’art. 115 del TULPS e hanno una specifica autorizzazione della questura. Per capire come difendersi dalle società di recupero crediti è importante comprendere come operano.

Queste, infatti, lavorano essenzialmente in due modi. Il primo si svolge tramite il mandato del titolare del credito. L’agenzia, quindi, riceve l’incarico di recuperare un determinato importo non pagato e incassa una commissione in caso di esito positivo.  La seconda ipotesi è la cessione del credito. In questo caso l’agenzia acquista il credito dal creditore originale ed agisce per proprio conto. Prima di scoprire come difendersi dalle società di recupero crediti, consigliamo di leggere il nostro approfondimento sul possibile prossimo boom di pignoramenti.

I passi necessari per le società creditizie

Le società di recupero crediti iniziano la loro attività inviando tramite raccomandata una “costituzione di mora” al debitore. Questa lettera deve indicare obbligatoriamente l’origine del credito, il suo ammontare e le condizioni richieste per il pagamento. In questa comunicazione il destinatario troverà anche l’indicazione sulle modalità di intervento della società. Capirà, quindi, se l’agenzia opera in proprio o su mandato del titolare. Questo aspetto è fondamentale per capire come comportarci, vediamo perché. Se l’agenzia lavora su mandato avrà scarsa o nulla discrezionalità sulle condizioni.

Anzi, avrà anche fretta di concludere perché i mandati sono normalmente di breve durata. Proverà quindi a recuperare quanto dovuto velocemente e senza poter concedere dilazioni o sconti al debitore. Se invece l’agenzia avesse acquistato il credito, le cose cambierebbero radicalmente. Le società acquistano interi portafogli di crediti pagando solo una piccola percentuale del debito: anche recuperando meno del dovuto guadagnerebbero comunque. Potremo quindi ottenere grossi sconti e dilazioni.

Come difendersi dalle società di recupero crediti

Abbiamo visto che conoscere le modalità di gestione del credito ci può dare degli indubbi vantaggi. Ma c’è un terzo fondamentale aspetto per capire come difenderci dalle società di recupero crediti. I debiti infatti, hanno una scadenza. La prescrizione di norma avviene dopo dieci anni dalla nascita del debito. Può scendere a cinque per multe, bolli e bollettini nonché debiti relativi a prestiti e risarcimenti.

Arriva addirittura a due anni per le utenze domestiche e ad uno solo per premi assicurativi, rette scolastiche e farmaci. I debiti verso strutture ricettive scadono dopo soli sei mesi. Affinché scatti la prescrizione il creditore non deve aver richiesto formalmente la restituzione entro specifici termini. Richieste orali o lettere ordinarie non interrompono la decorrenza della prescrizione. Può anche capitare che le agenzie acquistino a prezzi stracciati crediti ormai inesigibili. Controlliamo sempre questi aspetti per capire come difendersi dalle società di recupero crediti.

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