Come difendersi dalle offerte e dalle tariffe cellulari che cambiano in continuazione ed anche a propria insaputa

impronta cellulari

Tra le chiamate, i messaggi ed il traffico dati consumato per la navigazione in Internet, gli utenti di telefonia mobile spesso non sono soddisfatti della propria tariffa smartphone. Inoltre, spesso non si tratta solo di una questione di costo. Dato che le esigenze di comunicazione per un utente di telefonia cellulare possono variare nel tempo.

Per esempio, spesso i giga inclusi per navigare in Internet non sono sufficienti. Ed allora si rende necessario un cambio di tariffa. Oppure direttamente un cambio di operatore. Pur tuttavia, c’è anche da dire che spesso sono i gestori di telefonia mobile a cambiare le carte in tavola.

Ovverosia ad annunciare modifiche unilaterali del contratto ed in questi casi quasi sempre a scattare è una maggiorazione di costo. Vediamo allora, quando tutto ciò succede, quali sono i diritti esercitabili dal consumatore.

Come difendersi dalle offerte e dalle tariffe cellulari che cambiano in continuazione ed anche a propria insaputa

Prima di tutto c’è da dire al riguardo che il gestore di telefonia mobile ai sensi di legge può proporre per le tariffe cellulari delle modifiche unilaterali del contratto. Ma lo può fare solo rispettando delle tempistiche e delle regole sulle quali a vigilare in Italia è l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).

Nel dettaglio, la modifica unilaterale del contratto non può essere tacita, ma deve essere comunicata esplicitamente. Il che significa che il gestore di telefonia mobile dovrà non solo avvisare tutti i clienti, per esempio con un SMS, ma dovrà pure dare del tempo all’utente per decidere. Ovverosia, accettare le variazioni tariffarie oppure recedere dal contratto originario sottoscritto.

Ed in tal caso il recesso dovrà avvenire rigorosamente senza costi a carico del cliente. Altrimenti, su come difendersi dalle offerte e dalle tariffe cellulari, senza che sia rispettato questo iter, infatti, le modifiche unilaterali del contratto saranno nulle. In più, dalla decorrenza delle variazioni contrattuali, il gestore di telefonia mobile dovrà dare almeno 30 giorni di tempo all’utente per decidere su cosa fare.

Quando il gestore di telefonia mobile non può modificare le condizioni contrattuali

Quanto detto per le tariffe cellulari ha validità quando a livello contrattuale la facoltà relativa alla variazioni è esplicitamente indicata e contemplata. Altrimenti il gestore di telefonia mobile non potrà modificare le condizioni alzando per esempio i prezzi. E questo accade, nella fattispecie, quando la tariffa cellulare sottoscritta è davvero ‘per sempre‘ così come spesso gli operatori dichiarano con le loro campagne pubblicitarie.

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