Come difendersi dalla società del gas che rifiuta la contestazione della bolletta troppo salata

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Da segnalare ancora un intervento dei giudici a favore del consumatore e contro le società di distribuzione del gas. Il Giudice di Pace indica come difendersi dalla società del gas che rifiuta la contestazione della bolletta troppo salata.

Talvolta capita di dover contestare una bolletta del gas perché spropositata. Di solito la replica della società fornitrice è sempre la stessa. Il contatore segna quel certo consumo e se il titolare della bolletta lo ritiene scorretto deve dimostrare che il contatore non funziona. Quindi il privato dovrebbe spendere denaro per procurarsi una perizia sul funzionamento del contatore. Tra l’altro si tratterebbe di una perizia di parte che in Tribunale avrebbe un significato molto relativo.

Lo strapotere delle compagnie di fornitura e distribuzione

Il consumatore si trova spesso in balia delle compagnie di fornitura del gas, della luce, ma anche dei servizi telefonici. A questo proposito occorre sapere “Come difendersi dal terribile sopruso delle compagnie telefoniche che ci lasciano senza linea”.

Come difendersi dalla società del gas che rifiuta la contestazione della bolletta troppo salata

Dopo essersi occupati delle prepotenze delle compagnie telefoniche gli Esperti di Proiezionidiborsa intendono indicare una possibilità per le bollette del gas.

L’intervento del Giudice di Pace

Si segnala la sentenza del Giudice di Pace di Asti 780 del 2020, molto utile ai consumatori in difficoltà. Infatti questo giudice ha ritenuto che la compagnia di distribuzione non possa limitarsi ad inviare fatture senza avere alcun onere di controllo o responsabilità.

Nel caso esaminato dal Giudice un cliente si era visto recapitare una bolletta assolutamente esosa. Il Giudice ha affrontato la questione basandosi sul concetto di onere della prova. La domanda cui rispondere è “chi deve dimostrare che il contatore funzionava male e che il consumo reale non era quello”?

La risposta utile a tutti

La risposta si trova nell’art. 2697 codice civile che disciplina proprio l’onere della prova. Il Giudice di pace non ha dubbi nell’affermare che tocchi alla società fornitrice dimostrare la quantità di gas effettivamente consumata ed anche il corretto funzionamento del contatore.

Se la società del gas ci manda a casa un decreto ingiuntivo

Non solo i privati non devono disperare quando la società del gas manda a casa varie raccomandate di richiesta di pagamento. Non bisogna disperare nemmeno se la società del gas ci notifica a casa un decreto ingiuntivo emesso dal Giudice. Infatti nel caso in esame il Giudice ha accolto proprio l’opposizione del privato al decreto ingiuntivo perché la società del gas non aveva fornito nessuna prova della correttezza delle some richieste. Era la società fornitrice che avrebbe dovuto produrre una perizia con cui dimostrare che il contatore funzionava regolarmente e che i consumi non erano contestabili. La società del gas ha così perso la causa.

La scelta del fornitore

Indipendetemente dalle contestazioni è bene scegliere con cura il fornitore con cui stipulare il contratto. Per esempio “Non conviene ancora passare al libero mercato perché si rischiano rincari anziché risparmi”.

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