Come difendersi da una bolletta dell’acqua troppo alta

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Per molte persone l’arrivo delle bollette comporta spesso una certa agitazione. A causa della difficile situazione economica, molte famiglie temono di non riuscire ad onorare i propri impegni. Una bolletta particolarmente salata può infatti comprometterne la stabilità economica familiare. In questo articolo cercheremo proprio di capire come difendersi da una bolletta dell’acqua troppo alta. Insomma, analizzeremo come comportarsi di fronte ad una richiesta imprevista. I consumatori hanno infatti il diritto di chiedere una verifica del contatore e a poter beneficiare di specifici sussidi per i nuclei in difficoltà. Inoltre, una recente delibera dell’ARERA può aiutare a gestire vecchie bollette non ancora pagate.

Una segnalazione può aiutare

Quando si riceve una bolletta è buona norma verificarne attentamente i dettagli. Il documento che arriva a casa deve infatti contenere indicazioni specifiche sul calcolo del totale. Qualora vi fossero dei dati apparentemente non corretti, i consumatori possono chiedere una verifica al proprio gestore. Insomma, se una bolletta risulta più salata del solito, potrebbe esserci un errore nel calcolo. Oppure un guasto al contatore. Ai sensi dell’articolo 1375 del codice civile che garantisce la buona fede nella gestione dei contratti, il gestore dovrà provvedere. Rettificando la fattura qualora ravvisasse delle anomalie oppure confermando la correttezza dei dati dopo averli analizzati attentamente.

La delibera dell’ARERA

La delibera ARERA 547/2019/R/idr ha ridotto da 5 a 2 anni la prescrizione delle bollette dell’acqua. In altre parole, eventuali bollette non pagate scadono dopo due anni dall’ultimo sollecito. Questa informazione è molto importante per capire come difendersi da una bolletta dell’acqua troppo alta. In particolare, quando il gestore non ha dato seguito a richieste di verifica o riconteggio. La delibera ha valore dall’inizio del 2020 e segue quanto già previsto per corrente elettrica e gas naturale.

Come difendersi da una bolletta dell’acqua troppo alta

In determinate condizioni si potrà ricorrere ad un aiuto pubblico. Il bonus sociale garantisce infatti una fornitura gratuita a beneficio delle famiglie in difficoltà. Ovvero con un ISEE inferiore ad 8.265 euro oppure, se famiglia numerosa, con ISEE non superiore a 20.00 euro. La Legge 157/2019 garantisce infatti 50 litri di acqua potabile gratuiti al giorno a persona. Recentemente lo Stato ha previsto ulteriori importanti novità in merito al bonus sociale. Iniziative fondamentali per garantire i diritti delle famiglie in un periodo così difficile.

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