Come deve investire oggi centomila euro un trentenne, un cinquantenne o un settantenne?

Investire sul lungo periodo

Immaginate di essere qualcuno che rientri in quelle fasce di età. Immaginatevi di avere quella somma, o di ereditarla. Cosa ci fareste? Come la impieghereste? Per meglio dire, come la investireste? Come è facile comprendere, le esigenze delle tre persone rispondenti a queste tre fasce di età sono ben diverse. Vediamo di analizzarle una per una.

Come deve investire oggi centomila euro un trentenne?

La prima cosa che deve fare un trentenne con una somma del genere è investirla. Il conto corrente non rende niente, anzi, e i conti deposito al massimo fornisco, per periodi annuali, l’1,10%. Quindi bisogna che quel denaro generi una plusvalenza migliore. A 30 anni una persona dovrebbe essere già in grado di sapere di cosa avrà bisogno nella vita. Certamente, però, avrà bisogno di due cose: rendita e investimenti. Nel primo caso, un trentenne dovrebbe investire la metà dei 100.000 euro in un fondo pensione.

Si trova all’inizio (auspicabilmente) dell’età lavorativa, ma magari non sa che la propria pensione non sarà pari all’ultimo stipendio che percepirà. Dovrà comunque mantenere lo stesso stile di vita, quindi una pensione integrativa è fondamentale. L’altra metà andrà investita secondo il suo profilo rischio-rendimento. Vista l’età, quest’ultimo potrebbe essere piuttosto osante; in ogni caso dovrà trattarsi di una asset allocation tranquilla, con prospettiva almeno trentennale. Potrebbe andare bene un 60/40 classico (60% azioni, 40% obbligazioni), o una differente miscela delle due. in ogni caso a questo penserà il consulente di investimento che lo accompagnerà nel suo percorso pluriennale.

Come deve investire oggi centomila euro un trentenne, un cinquantenne o un settantenne?

Le esigenze di questa fascia d’età sono diverse dalla precedente. Ci sono ancora una ventina d’anni o poco meno alla pensione. Ma ci sarà una famiglia e, forse, dei figli, magari già all’Università. Considerando che ovviamente ciascuna persona è un universo a sé stante, un cinquantenne dovrebbe preoccuparsi anche lui della pensione (cosa che non ci stancheremo mai di sottolineare abbastanza), ma dovrebbe anche investire.

A 50 anni si è già maturato abbastanza dal punto di vista pensionistico, quindi la percentuale da destinare al fondo pensione può scendere al 30%. Per quanto concerne l’investimento, valgono le regole sopra delineate, con l’accortezza che 20 anni per la pensione sono tanti, ma anche pochi, quindi si dovrebbe raccomandare una asset allocation prudente.

Cosa deve fare un settantenne?

Questa persona ha superato sia il picco delle produttività che l’età di mezzo. E’ in pensione e deve pensare a come trascorrere serenamente quanto gli manca da vivere. E’ quindi evidente che per lui la pensione integrativa non ha senso. o c’ha pensato prima, oppure adesso ha a disposizione solo quanto ha maturato lavorando. Quindi può investire i 100.000 euro in molte cose.

Noi suggeriremmo, se come è probabile avrà famiglia, di investirli in forma prudente onde fornire ai nipoti la possibilità di frequentare una buona Università, magari all’estero, o di pagarsi un buon master o una buona specializzazione. La restante parte, che potrebbe anche essere la metà, potrebbe essere investita in un fondo od un ETF indicizzato all’inflazione, in modo che non perda di valore, e che sia facilmente liquidabile non appena ci fossero eventuali, improvvise esigenze.

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