Come curare le ferite su zampe, orecchie e polpastrelli del nostro gatto evitando che facciano infezione

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Quante volte ci è capitato di allarmarci perché il gatto zoppicava o si leccava con insistenza uno specifico punto del corpo? Da bravi padroni, sempre attenti alle necessità dei nostri batuffoli di pelo, ci siamo subito accorti di una lesione o un graffio sulla cute del nostro gatto. Non è raro infatti che i gatti, soprattutto quelli abituati a scorrazzare in giardino o per strada, tornino a casa con qualche graffio o ferita a causa di salti, cadute o zuffe con altri gatti. Vediamo cosa fare a seconda dei casi.

Attenzione al rischio di infezioni

Se a causare la ferita sono stati morsi o graffi di altri gatti, potremmo trovarci di fronte a una lesione profonda e difficile da trattare e nel peggiore dei casi, questa potrebbe causare anche ascessi o infezioni. In questi casi è bene portare subito il nostro micetto dal veterinario. Se invece, le ferite sono superficiali, su zampe, orecchie o musetto, possiamo cominciare ad intervenire noi stessi e valutare in un secondo momento di portarlo in clinica. È molto importante riconoscere il tipo di ferita. Contro una puntura d’ape bisognerà procedere in un modo, se invece è una ferita superficiale, dovremo procedere in un altro.

Come curare le ferite su zampe, orecchie e polpastrelli del nostro gatto evitando che facciano infezione

La prima cosa da fare è arrestare il sanguinamento, anche utilizzando dell’arnica, se necessario. Possiamo disinfettare la ferita con della soluzione fisiologica, se è superficiale o se si tratta di una semplice abrasione, altrimenti sarà meglio fasciarla con un panno pulito o, ancora meglio, una garza sterile. Se il gatto è a pelo lungo, sarebbe opportuno impedire ai peli di infilarsi nella ferita: possiamo rasare la zona o tagliare l’eccesso dei peli più lunghi. Se la lacerazione è profonda o se si tratta di una puntura d’insetto, meglio pulirne solo i bordi e lasciarla disinfettare internamente dal veterinario, soprattutto in caso di ascessi. Una volta tornato a casa, sarà nostro compito rispettare le indicazioni del medico, per le successive due settimane.

Come agire

Tra queste, potremmo dover impedire al gatto di leccarsi e grattarsi, anche tramite l’uso del collare elisabettiano. Sarà fondamentale cambiare periodicamente le bende, anche più volte al giorno. Questo affinché siano sempre asciutte e pulite. Assicurarsi che il gatto assuma gli antibiotici eventualmente prescritti. Se l’animale non dovesse collaborare o se dovessimo notare una fuoriuscita continua di liquido, dovremmo portare il gatto dal veterinario. Dovremo lasciare che sia lui a cambiare le bende o eventualmente a suturare la ferita. Per qualsiasi dubbio, lasciamoci guidare dal veterinario. Il professionista saprà senz’altro consigliarci su come curare le ferite su zampe, orecchie e polpastrelli del nostro piccolo monello felino, sperando che non si cacci nuovamente nei guai.

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