Come cucinare deliziosi calamari alla messinese che esaltano le papille gustative

calamari

Per un secondo piatto a base di pesce a dir poco prelibato, e senza che sia necessaria la frittura, ecco come cucinare deliziosi calamari alla messinese che esaltano le papille gustative.

Si tratta, nello specifico, di una ricetta tipica siciliana che prevede la cottura in tegame di coccio dei calamari, accuratamente lavati e tagliati. Con l’aggiunta di pomodori pelati e con un mix di aromi e di sapori che renderanno poi il sughetto, a fine cottura, a dir poco irresistibile.

Nel dettaglio, supponendo di voler cucinare mezzo chilo di calamari freschissimi, servono giusto 200 grammi di pomodori pelati. Non più di una mezza dozzina di acciughe, due spicchi d’aglio e un bicchiere di vino bianco. Nonché un peperoncino rosso piccante, un mazzetto di prezzemolo, l’olio extravergine di oliva e giusto un pizzico di sale da aggiungere alla fine della cottura per aggiustare i sapori.

Ecco come cucinare deliziosi calamari alla messinese che esaltano le papille gustative

Passando alla preparazione, che è veramente semplice, in un tegame di coccio, che è perfetto proprio per garantire un pesce morbido e gustoso, a cottura lenta, si fa rosolare l’aglio in olio extravergine di oliva. Per poi aggiungere il prezzemolo e le acciughe che sono state prima dissalate e poi spezzettate.

Quando le acciughe si saranno sciolte, aggiungere i calamari facendoli saltare per due minuti, a fiamma vivace, amalgamando. E quindi facendo insaporire con l’aggiunta del vino bianco a sfumare. Quando il sughetto si sarà ristretto si potranno aggiungere i pomodori pelati, precedentemente passati nel mixer, e il peperoncino rosso piccante.

A questo punto, con il coperchio, si potrà abbassare la fiamma per cuocere giusto per trenta minuti. Ma controllando la cottura ogni dieci minuti aggiungendo, se necessario, uno o due mestoli di acqua calda. Dopodiché aggiustare la pietanza con un pizzico di sale e servire a tavola i calamari alla messinese subito caldi. E magari accompagnati da un contorno di spinaci al burro.

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